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Progetto Ducato Estense: l’intervento di restauro e valorizzazione della Reggia ducale di Rivalta, della Passeggiata settecentesca e del Mauriziano

Il Progetto di restauro e valorizzazione dei Luoghi Estensi di Reggio Emilia – la Reggia ducale di Rivalta, la Passeggiata settecentesca dal Palazzo ducale di città a Rivalta e la Villa del Mauriziano – realizzato dal Comune di Reggio Emilia ha ottenuto dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) un finanziamento di 14,5 milioni di euro.

Stabilito dopo una selezione di proposte nazionale e sulla base di un accordo firmato ieri a Roma dal sindaco Luca Vecchi, il finanziamento avviene attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione ed è parte del più ampio progetto nazionale ‘Ducato Estense’ promosso dal governo per le città degli antichi Stati Estensi: Ferrara, Modena e Reggio Emilia.

Il Piano nazionale risponde infatti “a una visione, che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di sviluppo sostenibile e vede nella cultura un importante fattore di confronto, dialogo, scambio di idee e valori oltre che uno strumento di promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo” e, nello stesso tempo, “mira al rilancio della competitività territoriale del Paese attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, l’integrazione tra turismo e cultura e il potenziamento dell’offerta turistico-culturale”.

Curato dal direttore dell’Area innovazione e competitività del Comune, Massimo Magnani, il Progetto di restauro e valorizzazione dei Luoghi Estensi di Reggio Emilia è risultato coincidere con questi obiettivi generali e prevede tre ambiti di intervento su altrettanti beni culturali di proprietà del Comune di Reggio Emilia, con relative azioni di riqualificazione, restauro e valorizzazione sotto il profilo culturale, turistico e dell’attrattività:

1.      Il restauro architettonico-paesaggistico e la riqualificazione funzionale della Reggia di Rivalta – residenza settecentesca del duca Francesco Maria d’Este (Fracesco III d’Este), costituita dal Palazzo, dal Parco e dal Giardino segreto – per un importo complessivo di 8,8 milioni di euro, finalizzato alla realizzazione di un grande attrattore all’interno del Sistema territoriale, culturale e turistico estense.

2.      Il restauro architettonico-paesaggistico e la riqualificazione funzionale del complesso storico-monumentale del Mauriziano – residenza del poeta della Corte estense Ludovico Ariosto, costituito dal Palazzo cinquecentesco, dal Parco e dall’Arco trionfale d’ingresso – per l’importo complessivo di 700mila euro, finalizzato a sua volta alla realizzazione di un grande attrattore all’interno del Sistema territoriale, culturale e turistico estense.

3.      Il restauro architettonico e la riqualificazione funzionale della Passeggiata Settecentesca – percorso storico-aristico-culturale di collegamento tra il Palazzo ducale di città, nel centro storico di Reggio Emilia, e la Reggia di Rivalta, costituito dal cinquecentesco corso Garibaldi e dal settecentesco viale Umberto primo – per un importo complessivo di 5 milioni di euro, finalizzato alla valorizzazione del collegamento tra i principali complessi monumentali estensi della città.

“Il Progetto Estense è uno dei cinque di portata storica per la nostra città, realizzati o avviati in questi due anni di mandato, per valenza, complessità e pregio, al pari del completamento della Tangenziale Nord, di Core e Mire in campo sanitario insieme con la fusione tra Santa Maria Nuova ed Asl, dello sviluppo della rigenerazione dell’area Reggiane e dell’Arena Campovolo con le sue implicazioni economiche e culturali”, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando l’operazione ‘Estensi’.

“Da questo progetto – ha aggiunto – traspare la nostra idea di città e la cifra politica dell’Amministrazione: il recupero di identità ed emergenze storiche, artistiche e naturalistiche; il forte investimento pubblico sulla qualità urbana; il rapporto fra cultura e sviluppo economico; il protagonismo civico. E’ anche un progetto di rete fra città, coinvolge oltre, a Reggio Emilia, Modena, Ferrara e zone della Garfagnana un tempo appartenenti allo stesso Ducato, con una formula di Area vasta che significa non solo l’occuparsi di riassetti istituzionali ma, appunto, la capacità di fare sistema e lavorare insieme su competenze distintive comuni, proponendo un’attrattività di rilievo nazionale e internazionale per città e territori.

“Un progetto di scala vasta – ha concluso il sindaco – che trae linfa importante anche dalla comunità, dall’apporto progettuale e partecipativo di questi anni messo in campo dai cittadini di Insieme per Rivalta”.

Alla conferenza stampa erano presenti Giuliano Mainini e Romana Saccheggiani, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione ‘Insieme per Rivalta’.

“Reggio Emilia – ha spiegato l’architetto Massimo Magnani – viene così inserita in un sistema e in un patrimonio storico-culturale-architettonico di altissimo valore. Le nostre presenze Estensi sono affiancate a realtà quali il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, le Regge di Modena e Sassuolo, con attenzione e risalto adeguati alla loro specificità: la Reggia ducale di Rivalta con il suo Parco e il Giardino segreto rappresentano un unicum architettonico e storico e, dopo gli interventi, saranno un esempio d’eccezione di parco di origine barocca, con qualità e caratteristiche che in Italia sono paragonabili a quelle dei parchi di Caserta e Stupinigi. Il Progetto Estense è una grande opportunità di valorizzazione di identità, beni culturali, funzionalità pubblica, attrattività, turismo e marketing territoriale”.

Magnani ha poi illustrato gli interventi di massima previsti e quelli già realizzati negli anni scorsi anche attraverso percorsi partecipativi con i cittadini e collaborazioni con gli esercenti, sia sulla Reggia ducale di Rivalta, sia sulla Passeggiata Settecentesca (in particolare le riqualificazioni urbane di viale Umberto I, corso Garibaldi e piazza Gioberti) e sul Mauriziano.

Il 2017 sarà l’anno delle prime progettazioni, a cui seguiranno gli appalti e i lavori, il cui termine complessivo è previsto fra circa sette anni. Le opere saranno liquidate dal ministero progressivamente, con l’avanzare di appalti e realizzazioni.

 

QUADRO E CAMPI D’AZIONE – Il Progetto di valorizzazione dei Luoghi Estensi di Reggio Emilia acquisisce valenza strategica nell’ambito delle politiche di sviluppo della città: sia dal punto di vista della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, sia per quanto riguarda gli aspetti di promozione turistica e la costruzione di una forte reputazione della città nell’ambito della cultura paesaggistica.

Il perno di questo progetto si basa sulla ricostruzione, attraverso interventi di restauro e di riqualificazione funzionale e fruitiva, della Reggia ducale di Rivalta e della cosiddetta Passeggiata Settecentesca che ancora oggi, come nel XVIII secolo, mette in collegamento ciò che rimane dell’antica residenza Estense con il centro cittadino.

Elemento cardine dell’operazione è certamente la ricostruzione del Parco della Reggia ducale di Rivalta, fatto di prima importanza nell’ambito della politica di valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico a scala della città, ma anche a scala nazionale e europea, in quanto esemplare particolarmente significativo della sua epoca per qualità e dimensione. La ricostruzione e la conseguente riscoperta di questo anello mancante della cultura paesaggistica tardo barocca europea costituirebbe infatti un evento con importanti riverberazioni attese non solo sul piano culturale, ma sul piano sociale e economico, che costituirebbero per Reggio Emilia un fattore di nuova centralità.

La particolare collocazione geografica della Reggia all’interno della Parco del Crostolo e la sua architettura frutto di una progettazione paesaggistica di scala ampia, correlata con le altre residenze degli Estensi presenti nella stessa zona – la Villa di Rivaltella e il Casino d’Este noto anche come Villa d’Este o Villa Corbelli, dalla vasca che circonda la villa si dipartivano le condotte che alimentavano le fontane del Parco ducale – e più in generale con il territorio agro-naturalistico circostante, rendono questo sistema architettonico-territoriale una esperienza paesaggistica singolare nel panorama locale e regionale.

La vocazione paesaggistica rimane dunque la competenza distintiva attorno alla quale costruire il progetto. La Reggia, ma soprattutto il suo Parco, insieme al sistema misto, naturalistico e urbano, che la collega a nord con la città, attraverso il percorso ciclopedonale che fiancheggia il torrente Crostoso e poi l’asse urbano di viale Umberto I e corso Garibaldi, e a sud con le colline e in particolare con la Villa di Rivaltella e il Casino d’Este, infatti, racchiude e riassume in se tutte le dimensioni legate allo sviluppo e alla promozione dell’attuale cultura paesaggistica: dagli aspetti prettamente storico-culturali a quelli percettivi ed emozionali, dagli aspetti ecologici fino agli aspetti identitari introdotti dalla Convenzione europea del Paesaggio.

Al fine di accrescere la fruibilità del sistema delle residenze degli Estensi e il territorio in cui è inserito, saranno ulteriormente valorizzate le connessioni e i collegamenti fra i diversi ambiti paesaggistici, naturalistici e architettonici.

Il progetto presenta infine una forte componente sociale. Attorno al progetto di ricostruzione della Reggia di Rivalta, infatti, l’Amministrazione comunale ha costruito negli ultimi anni una forte rete di cittadinanza attiva coinvolta direttamente nella progettazione e gestione del luogo.

 

LA REGGIA DUCALE DI RIVALTA, IL PARCO E IL SISTEMA DELLE RESIDENZE ESTENSI

Note storiche. La Reggia ducale di Rivalta faceva parte di un più vasto complesso che comprendeva, a monte, anche la villa di Rivaltella e il Casino d’Este, la cosiddetta Vasca di Corbelli, come poi fu chiamato il bacino artificiale che alimentava il sistema delle fontane e che conteneva, al suo interno, un’isola destinata agli svaghi e un bell’edificio tardo barocco ancora ottimamente conservato.

A Rivalta fu edificata una residenza ducale tra il 1724 e il 1727, quando venne costruito un notevole palazzo con grande parco e parterre ispirati, in scala e con stili minori, alla Reggia di Versailles. Nel 1796, a seguito dell’ingresso e dell’avanzata dell’esercito francese in Italia, la villa ducale venne occupata. Al termine dell’occupazione, la villa ducale venne consegnata ad un comitato di cittadini; fu la consegna alla cittadinanza a determinare la rovina del complesso. Tre lati dell’edificio, ivi incluso il prospetto principale verso i giardini, vennero infatti abbattuti e l’intero giardino ducale venne pressoché cancellato, onde far posto a campi per il pascolo delle vacche. L’ala residua, del tutto minore rispetto a quelle dei prospetti anteriore e posteriore – distrutte – era probabilmente destinata alla servitù. Permane anche la cappella di corte, anch’essa in rovina e inglobata in edifici agricoli successivi. Del parco e dei giardini con giochi d’acqua, costruiti utilizzando l’acqua del vicino torrente Crostolo, sono rimasti solo il perimetro cintato, una vasca ovale in parziale rovina e una vasca quadrilobata priva di riferimento all’originario contesto. Nel 2004 i resti della villa e del giardino sono stati acquisiti dal Comune di Reggio Emilia.

 

Note tecniche. L’intera area di proprietà pubblica della Reggia ducale di Rivalta si estende su un’area di circa a 26 ettari. Il progetto di restauro e riqualificazione funzionale e fruitiva è suddiviso in cinque temi/sottotemi progettuali, in parte realizzati, in corso di realizzazione o di progetto: il Parco, il Palazzo, il Giardino segreto,

il sistema di accesso e i parcheggi, la corte rurale con annessa la chiesa (area e intervento privati).

La superficie del Parco ducale è di 23 ettari. Gli interventi e le destinazioni d’uso previsti per il recupero indicano una funzione pubblica ad uso quotidiano, ricreativo e di socializzazione oltre che storico-identitario. I temi sui quali si sta costruendo la fattibilità del progetto di recupero condivisi e approvati dalla Sovrintendenza sono: il recupero in anastilosi (tecnica di ricostruzione moderna e filologica, come da stile originale) del parco; la promozione di attività socio-culturali; l’attivazione del progetto in un orientamento allo sviluppo economico.

Il Giardino segreto, annesso al Palazzo, ha una superficie di 2 ettari. Il progetto si muove parallelamente e secondo le medesime linee guida che orientano il recupero in anastilosi del parco. Ad oggi è in corso un progetto pilota per la ricostruzione filologica di un parterre, realizzato sotto l’alto magistero della Sovrintendenza, vede investite diverse realtà imprentitoriali, culturali e sociali che si stanno adoperando per la sua realizzazione. Il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale, già attivo nella gestione delle acque che alimentano il bacino idrico della Vasca di Corbelli, ha offerto un contributo per la riattivazione della preziosa vasca quadrilobata ubicata all’interno dell’orto frutteto.

Il Palazzo ducale si estende su una superficie attuale di 3.500 metri quadrati. Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’edifico per usi pubblici da definire nell’ambito di un percorso partecipato con il territorio. L’attuale edificio denominato comunemente “Palazzo” è ciò che resta della settecentesca Reggia parzialmente demolita nel corso del XIX secolo. Si tratta dell’ala meridionale articolata su tre livelli e un seminterrato con pianta rettangolare. I lavori di restauro sono stati avviati con un primo stralcio finalizzato alla riqualificazione della copertura e del recupero di una parte dell’interrato (costo complessivo di 470.000 euro), eseguiti tra il 2005- 2007, hanno reso possibile la fruizione dell’area circostante e l’utilizzo dei seminterrati per eventi. Oggi l’edificio è in concessione all’associazione Insieme per Rivalta che, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, gestisce e anima il luogo con attività culturali e ricreative.

Opere già realizzate. Sono state realizzate in anni recenti diverse opere a servizio del Palazzo e del Parco ducale di Rivalta, per un valore complessivo di oltre 1,6 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato la realizzazione delle reti tecnologiche interrate a servizio del borgo rurale e del Palazzo ducale: pavimentazioni e sottofondi; illuminazione pubblica; sistemazione del verde nell’esedra davanti all’ingresso della Reggia e del verde nell’area antistante il Palazzo ducale; piantumazione di nuove essenze lungo l’esedra che definisce il parcheggio; realizzazione di parcheggi; segnaletica stradale, sistema della viabilità e arredo urbano.

 

LA PASSEGGIATA SETTECENTESCA E LA SUA RIQUALIFICAZIONE

I temi che definiscono la Passeggiata Settecentesca – gli attuali corso Garibaldi e viale Umberto I – e la sua riqualificazione, sono: la funzione di riconnessione tra la città storica e il sistema del Parco del Crostolo – Reggia di Rivalta; la valorizzazione della presenza di edifici pubblici di grande pregio (Basilica della Ghiara, Palazzo ducale di città oggi sede dell Prefettura, Palazzo delle Bonifiche, Palazzo Magnani, Chiesa del Cristo), oltre che di altri edifici privati ma di grande pregio storico-architettonico e identitario (i Palazzi Manenti-Trivelli, Rangone, Agliati, edifici del bastione di Porta Castello) e dei manufatti (obelischi, fontane) di pregio storico-architettonico; la valorizzazione e il recupero del patrimonio arboreo monumentale; la presenza di funzioni pubbliche e private di estrema importanza per la cittadinanza sia a livello di quartiere, sia di città.

Operativamente, il progetto di riqualificazione della Passeggiata interviene su pavimentazioni, illuminazione, arredo urbano e comunicazione.

Il progetto inoltre non si esime dal trattare il tema dell’acqua che viene riproposto in quanto presenza ancora intuibile nella sinusoide di corso Garibaldi (ex alveo del torrente Crostolo), nelle fontane di viale Umberto I, nel ponte di San Pellegrino e nelle vasche e manufatti della Reggia di Rivalta. Il progetto è suddiviso in più stralci, 4 dei quali già realizzati (piazza XXIV Maggio, via Ariosto Nord, Viale Umberto primo da via Cassoli a via Codro, corso Garibaldi da via Guasco a via Farini) con un investimento complessivo di 3 milioni di euro.

 

IL MAURIZIANO

Attraverso il sistema Cintura Verde, la Reggia di Rivalta è collegata al Parco del Rodano, che con i suoi 400 ettari abbraccia la città di Reggio verso est. Il luogo simbolo del Parco del Rodano, il Mauriziano, è un ulteriore luogo Estense del territorio reggiano.

Si accede al complesso monumentale del Mauriziano attraverso il cinquecentesco arco trionfale. Un viale di oltre 250 metri, fiancheggiato da pioppi, conduce al Palazzo del Mauriziano, noto per essere stato abitazione di Ludovico Ariosto nei primi anni della sua vita e a più riprese nel corso della giovinezza (celebri sono i versi dedicati al ricordo nel Mauriziano nella IV Satira del poeta).

Nonostante le significative ristrutturazioni (‘600-’700) il Palazzo mantiene l’impianto volumetrico cinquecentesco, tipico della villa rinascimentale emiliana. Si caratterizza infatti per la pianta a base quadrangolare con un salone centrale passante sul quale si fonda l’asse di simmetria dell’edificio, attorno a cui si articolano i vani laterali.

Un piano rialzato conserva ancora tre ambienti con volte a vela con capitelli pensili (secondo moduli stilistici di matrice ferrarese riferibili al XV e XVI secolo), che tradizionalmente vengono definite stanze ariostesche: sono ambienti di piccole dimensioni ma che rispondono alle più raffinate concezioni dell’architettura civile del Rinascimento.

Operativamente, il progetto di riqualificazione della Mauriziano interviene nella riqualificazione del Parco, dell’Arco trionfale di accesso e degli edifici che costituiscono il Complesso monumentale.

 
















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