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Ducati Globetrotter 90°, verso l’ultima tappa tra i luoghi e i personaggi della leggenda

hugo-wilson-leaving-motorcycle-liveDucati Globetrotter 90° sta vivendo le sue ultime entusiasmanti fasi.  Partito da Borgo Panigale lo scorso 4 luglio, il viaggio intorno al mondo su Multistrada 1200 Enduro si concluderà il 15 dicembre lì dove è iniziato, alla sede della Casa motociclistica italiana.

Il settimo e ultimo globetrotter è il tedesco Timo Schäfer, che ha intrapreso il viaggio il 2 dicembre dall’Isola di Man. Durante la tappa conclusiva di Globetrotter 90°, Schäfer percorrerà i restanti duemila chilometri di questa incredibile avventura che in tutto sarà di 30mila chilometri attraverso i luoghi simbolo dei primi novant’anni di storia Ducati.

Timo Schäfer ha 30 anni ed è di Karlsruhe, in Germania. Studente di Ingegneria Meccanica, la sua prima moto è stata una Cagiva Elephant con motore Ducati. Oggi, Schäfer sorridendo dice: “Vuol dire che Ducati era nel mio destino!”. Durante la tappa conclusiva di Globetrotter 90°, Schäfer si fermerà nella città di Canterbury per incontrare Paul Smart, protagonista di quella che Ducati considera la vittoria più importante della sua storia. Il 23 aprile 1972, la prima 200 Miglia di Imola fu infatti vinta dal giovane e sconosciuto Smart sulla 750 GT di serie; secondo, Bruno Spaggiari sulla stessa moto.

In Belgio, poi, il settimo globetrotter farà tappa al Circuito di Spa – Francorchamps dove nel 1958 Alberto Gandossi trionfò in sella alla 125 Desmo. Timo Schäfer proseguirà quindi per la Germania e in Baviera, a Ingolstadt, si fermerà all’Audi Museum che fino al 30 aprile 2017 ospiterà la mostra “More Than Red – Passione Ducati” che celebra i 90 anni della Casa motociclistica. Infine, il ritorno in Italia, a Monza dove nel lontano 30 novembre 1958 l’avveniristica Ducati Siluro, di soli 100cc, fece 44 record mondiali di velocità. Qui, non c’è dubbio, sarà davvero emozionante l’incontro di Timo Schäfer con Santo Ciceri, uno degli eroi di quella mitica giornata di fine anni Cinquanta.

A seguire, Schäfer andrà a Firenze per salutare Giuliano Maoggi, classe 1926, leggenda vivente della Ducati: nel 1956 Maoggi vinse il 4° Motogiro d’Italia su Gran Sport 100, detta Marianna, progettata da Fabio Taglioni. Valicato il mitico passo della Futa, la Multistrada 1200 Enduro sarà a Borgo Panigale il 15 dicembre, concludendo la meravigliosa epopea di Globetrotter 90°.

Prima che fiaccola e Multistrada passassero nelle mani del tedesco e ultimo globetrotter, erano state affidate all’inglese Hugo Wilson  (foto). Che partito da Lisbona il 17 novembre ha viaggiato giorno e notte con ogni clima e per quasi duemila chilometri tra Portogallo, Spagna e Francia fino all’imbarco a St. Malo.  Dopo la traversata, Wilson è giunto in patria dove la Multistrada 1200 Enduro è rimasta esposta al Motorcyclelive di Birmingham, il più grande show motociclistico del Regno Unito. Subito dopo, il globetrotter è stato a Silverstone, perché qui Mike Hailwood nel 1960 vinse due gare nello stesso giorno e in due classi diverse ma sempre su una Ducati. A Donington, tempio del mondiale Superbike, Hugo Wilson ha poi rievocato i trionfi Ducati in SBK fin dalla prima gara della prima edizione, ovvero il 3 aprile 1988 con Marco Lucchinelli sulla neonata 851 SBK.

All’Isola di Man,  infine, c’è stato l’incontro con il settimo globetrotter Timo Schäfer. Il passaggio di testimone si è svolto proprio qui, perché senza dubbio l’Isola di Man è un luogo davvero suggestivo. Nel lontano 2 giugno 1978  durante il massacrante Tourist Trophy, Mike Hailwood, a 38 anni e ormai lontano dalle corse, ottenne un trionfo sulla Ducati 900 SS TT IOM che commosse 300mila spettatori e che l’azienda Ducati celebrò l’anno dopo con la nascita della mitica 900 Mike Hailwood Replica.

 
















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