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Tutela del distretto industriale tessile a Carpi: in pochi mesi individuati altri 24 lavoratori in nero

Guardia-FinanzaNegli ultimi cinque mesi, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Carpi, a seguito di mirate autonome attività info-investigative e di analisi, hanno eseguito numerosi interventi finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” ed “irregolare”, nonché le connesse manifestazioni di illegalità con specifico riferimento
alle imprese operanti nel distretto industriale del tessile. Sono stati infatti eseguiti altri 23 interventi per la tutela della legalità sul lavoro con la constatazione di 24 violazioni per lavoro nero nei confronti di 7 datori di lavoro. In uno di questi casi, i lavoratori impiegati in nero erano addirittura in numero superiore rispetto a quelli in regola.
L’attività svolta dai finanzieri di Carpi si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto al lavoro nero operativo su tutto il territorio della provincia di Modena ed assicurato dai diversi reparti della Guardia di Finanza competenti per territorio (Gruppo di Modena, Compagnia di Carpi, Compagnia di Sassuolo, Tenenza di Mirandola e Tenenza di Vignola) che ha consentito, nei primi undici mesi dell’anno, di individuare 117 lavoratori completamente in nero oltre a 410 lavoratori irregolari.
In capo ai datori di lavoro sono state contestate irregolarità, punite con il pagamento della cd “maxi-sanzione” da lavoro nero, che prevede l’applicazione di una sanzione di almeno 1.500 euro per ogni lavoratore irregolare.
Ricorrendone i presupposti di legge, inoltre, nei confronti di una ditta di maglieria facente capo ad un soggetto di etnia cinese è stata inoltrata alla competente Direzione Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività lavorativa per le rilevate violazioni, sospensione resa immediatamente esecutiva grazie alla concreta e sinergica collaborazione instauratasi con la D.T.L. di Modena.
Tali interventi confermano il costante impegno del Corpo nell’esecuzione di attività a contrasto dell’economia sommersa, a tutela dell’economia legale e degli operatori, nel caso specifico del distretto tessile, che operano nel pieno rispetto delle regole, che si realizza attraverso mirate investigazioni di polizia economico-finanziaria finalizzate all’individuazione di fenomeni di manodopera irregolare e/o di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, che alterano la leale concorrenza nel mercato di riferimento, e all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dai responsabili.
















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