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Giornata della poesia e mostra, sabato al Nuraghe

Al Circolo Nuraghe di Fiorano Modenese, nella sede di Villa Cuoghi in Via Gramsci, sabato 3 dicembre 2016, con inizio alle ore 18.30, la Giornata della Poesia, un appuntamento che si rinnova ogni anno dal 1991 e riunisce poeti di diverse regioni che si esprimono nella lingua italiana o nelle lingue e dialetti della propria terra.  E’ organizzata con il patrocinio della Fasi, della Regione Sardegna e del Comune di Fiorano Modenese. 

Quest’anno partecipano Deriu Pasqualina, nata a Silanus nel nuorese ma residente a Milano, insegnante e giornalista; ha pubblicato raccolte di poesia e saggi critici. Silvia Secco è nata a Sandrigo, in provincia di Vicenza ed ora risiede a Bologna , ma scrive in dialetto alto-vicentino o in italiano. Suoi versi sono pubblicati in diverse antologie e raccolte; dirige la collana I Folli della Samuele Editore.

Antonio Brundu  è nato a Nuoro; risiede in provincia di Oristano e, come laureato in scienze ambientali, lavora a Sassari. Nei versi si esprime in lingua sarda ed è arrivato alla poesia attraverso il canto a tenore e le gare di poesia estemporanea.

Renato Borghi, sassolese, oggi residente nel Reggiano, scrive in lingua italiana e dialetto modenese versi, pubblicati in diverse raccolte e testi di canzoni, alcune cantate da Pierangelo Bertoli.

Al termine dell’incontro, indicativamente alle ore 19.45, sarà inaugurata la mostra personale di pittura di Giovanni Antonio De Montis, aperta poi fino all’8 gennaio 2017, il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15 alle 18, durante la settimana su appuntamento.

De Montis, nato nella sassarese Pattada nel 1942, all’età di vent’anni emigra a Modena , impegnandosi in campo professionale e politico-sindacale; soltanto con l’attenuarsi di questi impegni ha potuto riavvicinarsi e approfondire la pittura che aveva interrotto dopo gli studi. Ritorna al Nuraghe dopo avervi già esposto nel 2009 e del resto è un luogo speciale, dove la cultura d’origine e quella d’accoglienza si incontrano e si fanno una.
















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