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Fiom/Cgil Carpi: approvato dai lavoratori all’unanimità il rinnovo del contratto aziendale alla Modelleria Brambilla

fiom_cgilLa RSU Modelleria Brambilla e la Fiom/Cgil di Carpi esprimono soddisfazione per l’esito del referendum svoltosi oggi fra i lavoratori che hanno approvato all’unanimità l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale 2016-2019 alla Modelleria Brambilla, azienda metalmeccanica con 60 dipendenti, produttrice di stampi e modelli per il settore automobilistico con sede a Correggio, ma storicamente seguita dalla Fiom/Cgil di Carpi.
“La Modelleria Brambilla si è sempre distinta per buone e consolidate relazioni sindacali, – afferma Angelo Dalle Ave della Fiom/Cgil di Carpi – in questa realtà, l’alto livello della contrattazione, sia normativa che salariale è di fatto, un elemento che qualifica processo e prodotto”. “In questo punto di vista – prosegue il sindacalista – si inquadra anche la limitazione dell’utilizzo di contratti a termine. L’accordo infatti prevede un massimo del 12% di assunzioni con contratti a termine e somministrati sul totale dei dipendenti e una durata non superiore a 24 mesi. Grazie a questi elementi migliorativi e al ruolo fondamentale della RSU, i contratti a termine sono sempre stati il preludio alla stabilizzazione”.
L’accordo contiene anche aspetti che recuperano la sostanziale liberalizzazione dei licenziamenti prevista dal Jobs Act. Si prevede infatti che sia il CCNL Unionmeccanica sottoscritto dalla Fiom nel 2013, e non i decreti governativi, a determinare i riferimenti per i provvedimenti disciplinari, ripristinando così il principio di proporzionalità tra infrazione e sanzione, fino ad affermare nell’accordo che “nessun recesso avverrà per discriminazione o su valutazioni meramente discrezionali”.
Per la parte salariale, nel Premio di Risultato, oltre agli indicatori relativi a redditività ed utilizzo macchine, già presenti nel precedente contratto, ne è stato aggiunto uno in merito alle quantità di lavorazioni non conformi. “Si tratta di un segnale chiaro – prosegue Dalle Ave – di come l’azienda unitamente ai propri lavoratori voglia continuare a perseguire le strade di efficienza del processo e di qualità del prodotto che l’hanno da sempre caratterizzata”.
Il Premio di Risultato prevede una erogazione massima di 1.200 euro annui nel 2016 per arrivare a 1.500 euro nel 2019, di cui il 50% erogato a titolo di anticipo.
Al termine della vigenza contrattuale, ovvero dal 1° gennaio 2020, il 70% della media di quanto erogato verrà consolidata in paga mensile, prevedendo fin da ora un minimo di 700 euro annui. Con questo schema, già previsto nell’accordo precedente, a gennaio 2016 nelle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori sono stati consolidati 66 euro mensili, frutto dei risultati ottenuti nella scorsa vigenza contrattuale.
















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