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Disarticolato traffico di farmaci antitumorali, rubati in Italia e reimmessi sul mercato estero

carabinieri-arrestoDalle prime ore della mattina di oggi martedì 18 ottobre, in varie località della Campania, del Piemonte, della Lombardia e della Liguria, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara, con l’indispensabile collaborazione dell’Arma territoriale competente e con il contributo dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, hanno dato esecuzione a 15 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 1 ai domiciliari), nei confronti di altrettante persone, emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo felsineo.

Nella circostanza, i militari operanti hanno sottoposto alla misura cautelare personale coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria una sedicesima persona. Una donna è stata deferita in stato di libertà per le medesime ipotesi delittuose contestate all’intera organizzazione criminale. Due persone sono al momento attivamente ricercate.

Nell’ambito dello stesso procedimento e contestualmente alle “catture”, i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute (nello specifico quelli del Gruppo Tutela Salute di Milano) hanno eseguito otto perquisizioni presso sette farmacie ed un locale adibito a deposito per i farmaci rubati, tutti nel nord Italia (Brescia, Bergamo e Genova).

L’operazione conclude un’attività d’indagine avviata nel 2014 e supportata da attività tecnica e riscontri investigativi sul terreno, che ha permesso di documentare, e quindi disarticolare, l’esistenza di una associazione a delinquere specializzata nel furto di medicinali (in gran parte selezionati tra quelli a costo elevato e destinati al trattamento di patologie oncologiche e croniche) presso farmacie ospedaliere (Bentivoglio (BO), Monselice e Piove di sacco (PDF), Asti, Cento (FE), Ancona, Lagosanto (FE), Rimini, Riccione (RN), Pavia, Alba (CN), Sant’Omero (TE) e Mondovì (CN) e nella successiva loro reimmissione sul mercato nazionale ed europeo. Il sodalizio criminale è stato appurato che poteva liberamente agire grazie alla connessione dimostrata con esponenti del clan “Licciardi” di Napoli.

Al momento sono stati scoperti e contestati 13 furti in farmacie ospedaliere, n.7 furti di natura diversa (ad esempio di medicinali per animali ovvero di una cassaforte all’interno della ASL di Bologna sita in via Toscana). Il valore commerciale dei farmaci e dei beni sino ad ora recuperati è prossimo, per difetto, agli € 2.700.000,00.

 
















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