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Casa Serena, Severi (FI): “Anziani ospiti al freddo, Comune ed SGP hanno toccato il fondo. Riducano la retta per i giorni di disservizio”

Casa-Serena“Quanto è successo a Casa serena è talmente grave che non ha giustificazioni. Lasciare al freddo per tre giorni gli anziani e i malati ospiti di una struttura pubblica, a causa del malfuzionamento della caldaia risaputo da tempo, comporta, a mio avviso, una responsabilità amministrativa gravissima, per il rischio che tale disservizio ha avuto e potrebbe avere sulle condizioni di salute dei pazienti. Dio non voglia che un degente si ammali o si aggravi proprio a causa del freddo patito. Le responsabilità sarebbero gravissime. 

Mi chiedo dove siano gli organi preposti ai servizi sociali che sempre strombazzano controlli, verifiche delle condizioni e delle prestazioni. E dove sia oggi quell’amministrazione comunale che nell’ultimo incontro avuto con i famigliari dei pazienti, aveva promesso un impegno, anche rispetto al corretto funzionamento della centrale termica. Ma il clima invernale è arrivato prima del previsto, anticipando anche l’immobilismo del Comune che ha la responsabilità di non avere garantito per tempo l’adeguata  funzionalità dell’impianto di riscaldamento che doveva essere  una priorità. E ciò che è successo in questi giorni è una cartina tornasole della reale attenzione verso i cittadini, e ciò che più è grave rispetto ad una fascia più debole della popolazione, di questa amministrazione.

Una grave inadempienza, quella del Comune e di SGP, che ha obbligato anche la cooperativa di gestione a fare fronte all’emergenza con l’acquisto di decine di stufette elettriche da installare provvisoriamente, in attesa della sistemazione dell’impianto di riscaldamento. Cosa che ora, con molto  ritardo, e soprattutto dopo una ingiustificabile sottovalutazione del problema e dei possibili rischi, è avvenuta.

Non si poteva intervenire durante l’estate anziché ridursi all’ultimo con un rattoppo sulla cui durata non ci sono certezze? L’intervento garantirà il pieno funzionamento dell’impianto di riscaldamento e contemporaneamente dell’acqua calda? Oppure gli ospiti dovranno scegliere se avere l’acqua per lavarsi o per riscaldare i termosifoni? Senza considerare il rischio black-out.

Dopo avere fatto orecchie da mercante di fronte alla mia denuncia di qualche giorno fa rispetto alle rivendicazioni dei lavoratori della struttura e alle preoccupazioni  sui  livelli quantitativi e qualitativi del servizio e relativo controllo derivanti alla stipula del nuovo contratto per l’accreditamento, l’amministrazione comunale continuerà a girare la testa dall’altra parte anche di fronte a questo pesante disservizio? O concorderà sul fatto che è una inadempienza aberrante lasciare al freddo gli anziani, proprio nella struttura che dovrebbe garantire la loro tutela? Per questo chiediamo conto delle responsabilità ed una risposta immediata dall’amministrazione e dall’amministratore Unico SGP, competente per  la gestione straordinaria dell’impianto oltre che, seppur sia poca cosa, venga detratta dalla quota dell’ospite ogni giornata di inadempimento per il disservizio patito. Sarebbe almeno un piccolo gesto di rispetto e di scusa verso utenti e familiari”.
















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