giovedì, 28 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteEmiliana Rottami: la precisazione di Arpae




Emiliana Rottami: la precisazione di Arpae

Dal 1° gennaio 2016 le competenze in materia di autorizzazioni ambientali come quella relativa all´Emiliana Rottami sono passate dalle Province ad Arpae. Le nuove autorizzazioni per i siti in questione (uno di stoccaggio ed uno produttivo), emanate nel corso di quest´anno sono più restrittive e cautelative delle precedenti.

La Regione Emilia-Romagna, a seguito della “Legge Delrio”, con propria legge (n.13/2015) ha trasferito le attività in materia ambientale delegate da alcuni decenni alle Province, alla nuova Agenzia regionale prevenzione Ambiente Energia (Arpae), nella quale sono confluiti la ex Arpa, i dipendenti delle ex Aree Ambiente delle Province e i dipendenti degli ex Servizi tecnici di Bacino della Regione.

La nuova Arpae – nata il primo gennaio 2016 – svolge quindi le funzioni ambientali che prima esercitavano le Province nel territorio dell’Emilia-Romagna, compreso il rilascio delle autorizzazioni ambientali, ora emanate esclusivamente da Arpae e non dalla Provincia.

Così è stato per la nuova Autorizzazione unica ambientale (Aua), emanata da Arpae in data 1 giugno 2016 e relativa alla ditta Emiliana Rottami di Via Bonvino, a San Cesario sul Panaro (Mo). Si precisa che in tale sito non sono presenti rifiuti di vetro, ma solamente materie prime secondarie o “end of waste” come le definisce la normativa ambientale attuale. In quel sito non avvengono lavorazioni, ma solamente stoccaggio di materie prime vetrose che vengono inviate periodicamente al recupero finale in operazioni di fusione (vetrerie e ceramiche).

Ovviamente, come in molti stabilimenti produttivi, la presenza di scarichi idrici, di emissioni diffuse e di rumore, prevede il rilascio di autorizzazioni per tali matrici ambientali. Dal 2013, tali autorizzazioni per lungo tempo settoriali sono state sostituite dall’Aua, che contempla ogni aspetto della gestione ambientale, regolamentando il tutto con il suddetto provvedimento.

Nel caso del Sito di via Bonvino, è in tale atto che sono confluite le prescrizioni un tempo imposte tramite le ordinanze comunali (ad es. la copertura dei cumuli di vetro con teli).

Tutti i provvedimenti di Aua hanno per legge una durata di 15 anni. In passato erano invece presenti nel sito di Via Bonvino un gran numero di tonnellate di rifiuti di vetro semilavorato che furono totalmente trasformati, mediante la linea di lavorazione che era stata temporaneamente imposta ed autorizzata dalla Provincia allora competente, in materie prime , rispettando così integralmente anche le indicazioni venute dalla Comunità Europea.

Il 7 ottobre 2016 è stato inoltre emanato, sempre da Arpae, il provvedimento di Autorizzazione unica alla gestione dei rifiuti per il Sito di via Verdi (durata di legge pari a 10 anni ) dove, diversamente da via Bonvino, entrano i rifiuti di vetro provenienti dalla raccolta differenziata, vengono lavorati e quindi escono in gran parte come materie prime a base di vetro o rifiuti semilavorati destinati ad altri siti di lavorazione autorizzati fuori dal territorio modenese. In tale atto autorizzativo è stata imposta, tra l’altro, la diminuzione delle quantità annuali di rifiuti di vetro lavorabili, l’abbassamento dei cumuli presenti e la copertura con strutture fisse o mobili dei cumuli posti nell’area centrale del piazzale.

Ogni anno dal Sito di via Verdi escono oltre 90.000 tonnellate di materie prime vetrose destinate al recupero nei procedimenti fusori delle vetrerie e delle ceramiche ed anche in altri procedimenti produttivi di recupero.

Le prescrizioni imposte alla ditta per i due distinti Siti, sono commisurate ai risultati delle campagne periodiche di rilevazione delle polveri effettuate sempre da Arpae e sono state imposte alla ditta con l’assenso del Comune, della Ausl nonché delle altre componenti delle apposite Conferenze dei servizi.

 
















Ultime notizie