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Bolognesi in cattedra per dare un giudizio alla scuola pubblica

Sono passati pochi giorni dalla prima campanella, e le tematiche legate alla scuola sono nuovamente al centro dei dibattiti pubblici e delle discussioni tra genitori. Groupon, in occasione del lancio del progetto “8+”, realizzato in collaborazione con la fondazione Mission Bambini Onlus a sostegno di una selezione di scuole italiane, tra cui l’Istituto Comprensivo n. 15 di Bologna, ha chiesto ai suoi utenti di mettersi in cattedra e dare un giudizio alle nostre strutture scolastiche pubbliche.

 

Ecco i principali risultati della ricerca, con focus sui cittadini di Bologna.

Le priorità nella scuola per i bolognesi

Al di là della competenza degli insegnanti, secondo i bolognesi interpellati la priorità numero uno è la sicurezza degli ambienti, ritenuta fondamentale dal 45% dei rispondenti. Segue, con il 25% delle risposte, la necessità  che la scuola sia promotrice di servizi e attività ricreative quali musica, danza e sport. L’educazione per prevenire i fenomeni drammatici che caratterizzano i giovani, dal bullismo alla droga fino alla corretta alimentazione è importante solo per il 15% dei bolognesi intervistati (molto meno rispetto alla media nazionale del 26%). Il decoro della scuola (10%) e la presenza di spazi verdi (5%) sono invece meno prioritari.

 

Le piaghe della scuola odierna secondo i bolognesi

Per il 55% dei bolognesi il sistema scuola è vecchio e non al passo con le richieste del mercato (contro il 37% del campione nazionale), mentre il secondo problema più sentito nel capoluogo emiliano è la troppa ingerenza dei genitori (20%). Il fenomeno del bullismo e la fragilità dei giovani preoccupa qui solo il 15% degli intervistati (il 26% è la media nazionale), mentre la scarsa considerazione di cui godono gli insegnanti è un problema solo per il 10% dei bolognesi.

 

La scuola che i bolognesi vorrebbero

Su cosa bisognerebbe che la scuola si focalizzasse? Per il 60% dei rispondenti la scuola dovrebbe innanzitutto coltivare i talenti dei ragazzi e aiutarli a trovare la loro strada. In secondo luogo dovrebbe avvicinare i giovani al mondo del lavoro con progetti concreti (35%) e solo il 5% vorrebbe che in classe si dialogasse di più sull’attualità, incentivando il senso civico delle nuove generazioni.

La ricerca ha inoltre chiesto al campione di riflettere su quando si era studenti, su cosa ricordano della scuola frequentata e se ci ritornerebbero.

 

Il ricordo più bello

In linea con i risultati nazionali, quasi la metà degli intervistati bolognesi ritiene che le amicizie e la complicità con i compagni rappresentino il ricordo più bello (45%), mentre per il 30% è la spensieratezza di quel periodo a renderne il pensiero piacevole. Qualcuno non dimentica il momento dell’intervallo (15%) e solo il 10% ricorda il piacere di studiare la materia preferita con il professore del cuore!

 

Il lascito della scuola

L’arte di cavarsela da soli, contando sulle proprie forze: questa la cosa più importante cha ha imparato a scuola il 45% dei bolognesi intervistati. Ma anche la convivenza e il rispetto del prossimo è un insegnamento che risale agli anni da studenti (35%). Solo il 10% dei bolognesi invece segnala di aver imparato tra i banchi il rispetto delle regole e altrettanti ritengono di aver capito proprio tra i banchi cosa avrebbero voluto fare nella vita.

 

La scuola di oggi non convince del tutto. Ma a scuola i bolognesi ritornerebbero volentieri? Il 65% degli intervistati nel capoluogo non ha dubbi: NO. Il 69% infatti è felice di essere ora maturo e indipendente mentre il 31% non ritornerebbe in classe perché l’adolescenza è stata difficile e lo studio era opprimente. Solo il 35% dei rispondenti bolognesi invece ha dichiarato che ritornerebbe a scuola volentieri: il 57% di questi perché allora sembrava tutto più facile rispetto alla vita vera, che è dura e complicata, mentre il 43% perché in fondo si è divertito da morire.

 

Questo sondaggio si inserisce all’interno del progetto 8+, l’iniziativa che Groupon ha realizzato con la fondazione Mission Bambini onlus. Obiettivo di questa campagna, che coinvolge le città di Milano, Roma, Bologna, Torino, Genova, Vicenza, Brescia e Napoli, e che riguarderà 12 scuole selezionate in questi capoluoghi, è di sostenere 8 progetti di interventi di manutenzione ordinaria e fornitura di materiali nelle scuole italiane in collaborazione con le Associazioni di Genitori Volontari.

Dallo scorso 12 settembre, per 3 settimane, ad ogni coupon venduto sui deal selezionati all’interno del progetto sarà donato 1€ alle scuole scelte. Parte del ricavato dell’iniziativa servirà a sostenere anche i bambini e ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, colpiti lo scorso 24 agosto dal terremoto. Il progetto ha come testimonial Ellen Hidding.

 

“Groupon, in collaborazione con i nostri partner commerciali e grazie all’impegno dei nostri utenti, sostiene da ormai  5 anni Associazioni Onlus e No Profit che operano sul territorio italiano, con l’obiettivo di contribuire concretamente a sostenere le comunità local –  afferma Nicola Catarossi, Managing Director Groupon per il Sud Europa – Questo progetto ci aiuta in particolar modo a sostenere il cuore pulsante della nostra società, la scuola, offrendo un sostegno reale e immediato ad alcune delle realtà che più ne hanno bisogno”

“Siamo felici di questa collaborazione con Groupon, che darà ancora più forza al nostro impegno verso le scuole e gli studenti del nostro Paese – afferma Goffredo Modena, Presidente Fondazione Mission Bambini – Siamo convinti infatti che un ambiente pulito, decoroso e sicuro può contribuire a motivare nello studio i ragazzi: per questo dal 2014 sosteniamo interventi di manutenzione ordinaria e partecipata degli edifici scolastici, in collaborazione con le associazioni di genitori. Uno sforzo importante, se pensiamo che in Italia su oltre 41mila edifici scolastici pubblici quattro su dieci hanno una manutenzione carente”.
















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