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Consiglio comunale di Mirandola: approvata mozione su ricostruzione

Lo scorso 19 settembre si è svolto a Mirandola un Consiglio comunale straordinario sulla ricostruzione. Nel corso della seduta la maggioranza ha votato una mozione del Partito Democratico e della Lista Civica “I Mirandolesi” che impegna la Giunta comunale ad attivarsi. Nel documento approvato si ricorda come la ricostruzione sia stata un lavoro di squadra che ha coinvolto cittadini, imprese, professionisti, associazioni, volontari, dipendenti pubblici e istituzioni.

«Fondamentale – si legge nella mozione – è stato il ruolo della Regione Emilia Romagna, delle associazioni di categoria nei vari tavoli operativi e dei parlamentari modenesi che hanno sempre seguito, promosso, sollecitato e verificato i provvedimenti legislativi sul cratere sismico. Inoltre tutti i passaggi e le modalità di ricostruzione decisi dalle istituzioni si basano sulle leggi esistenti e le regole derivate puntano a garantire trasparenza, legalità e maggiore sicurezza. Dopo quattro anni sono stati fatti grandi passi in avanti nel percorso della ricostruzione che resta comunque complessa».

Nel documento approvato dal Consiglio comunale si riportano anche alcuni numeri della ricostruzione a Mirandola: per le abitazioni private l’82 per cento delle mille pratiche Mude presentate al Comune ha ottenuto i contributi (con più di 290 milioni di euro erogati); nel solo centro storico di Mirandola sono già partiti oltre 160 cantieri per case e attività produttive e il 70 per cento dei cittadini sono rientrati nelle loro case, con meno di dieci famiglie rimaste nei Map, tutte con un percorso di rientro in abitazioni.

«Per l’ospedale “Santa Maria Bianca” – continua la mozione – le diverse linee di finanziamento attivate dopo il sisma hanno consentito interventi che assommano a 25 milioni di euro. La progettazione degli ulteriori lavori prevede il raggiungimento di un livello di sicurezza pari ad almeno il 60 per cento».

La mozione chiede quindi al Parlamento e al Governo una legge nazionale per affrontare le grandi calamità, il rifinanziamento dei provvedimenti che hanno portato alle Zone Franche Urbane, il rafforzamento delle Soprintendenze attraverso una maggiore dotazione di personale e l’incremento dei tavoli del nucleo di valutazione, la copertura completa delle spese di ripristino delle opere pubbliche. Alla Regione Emilia Romagna, il documento approvato dal Consiglio comunale chiede invece il rifinanziamento del Piano organico per il recupero dei centri storici, l’istituzione di un fondo a sostegno delle famiglie che acquistano casa o che scelgono di abitare in centro storico, l’approvazione del programma d’area per poter partecipare ai bandi di finanziamento europeo per la crescita e lo sviluppo dell’area del sisma.

 

 
















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