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Vendeva online auto fantasma. Denunciata dai carabinieri di Quattro Castella

carabinieri_2002Commercializza online autovetture usate che poi non consegna. Quando l’acquirente ha provveduto a pagare la caparra richiesta, la truffatrice chiede via whatsapp le foto dei documenti e del codice fiscale per effettuare il passaggio di proprietà. Tuttavia quando l’acquirente ottempera anche alla seconda richiesta la truffatrice sparisce nel nulla. In questo modo la “doppia truffa” è servita. La donna grazie a inserzioni esca che trattano, a prezzi assolutamente convenienti, la vendita di autovetture usate, una carta prepagata dove ricevere i soldi e l’utenza telefonica dove poter essere contattati, si insidia nei siti di compravendita più cliccati raggirando le persone. Le trattative corrono telefonicamente grazie al numero presente sull’inserzione e quando sulla carta prepagata viene accreditata la caparra richiesta, la donna ricontatta l’acquirente chiedendo prima i documenti e poi i soldi per il passaggio di proprietà dell’autovettura che ovviamente non compie. Quando poi riceve anche la seconda trance richiesta sparisce nel nulla. Per questo motivo una 23enne torinese abitante a Cascinette d’Ivrea (TO)  è stata ora denunciata dai carabinieri della stazione di Quattro Castella alla Procura di Reggio Emilia per il reato di  truffa. La vittima, un 50enne abitante appunto a Quattro Castella, dovendo acquistare un’autovettura e dopo aver visto un inserzione trattante la vendita di una Golf a 1.300 euro, ha contattato telefonicamente l’inserzionista concordando l’acquisto dell’auto. Dopo aver versato 250 euro a titolo di caparra l’inserzionista contattava l’acquirente chiedendo l’invio – tramite whatsapp – delle foto dei documenti e del codice fiscale per poter adempiere alle formalità concernenti il passaggio di proprietà richiedendo inoltre ulteriori 250 euro per coprire le relative spese. Ottenuto anche il secondo versamento l’inserzionista spariva nel nulla. La vittima materializzato di essere stato raggirata si è presentata ai carabinieri trovando le certezze ai suoi sospetti. I carabinieri infatti dopo una serie di riscontri tra l’IP del computer utilizzato per l’annuncio, la carta prepagata dove erano confluiti i soldi e l’utenza telefonica attraverso la quale correvano le trattative identificavano la venditrice accertando che la vendita dell’auto a favore del reggiano era la punta di u iceberg di una vera e propria condotta truffaldina che l’hanno vista raggirare, con le stesse modalità, altre persone. La donna veniva quindi denunciata dai carabinieri per truffa.
















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