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Nubifragio, Coldiretti: nuovo sfregio all’agricoltura

Vigneto-RoveretoA pochi giorni di distanza dalla tromba d’aria e dalle grandinate che hanno colpito vaste zone della provincia, un nuovo flagello ha colpito la campagna modenese lasciando l’ormai consueto strascico di danni. E’ Coldiretti Modena a commentare l’ennesimo nubifragio che nel tardi pomeriggio di ieri si è riversato sulla provincia, colpendo in particolare Rovereto, Soliera, Sozzigalli, Carpi, Campogalliano senza lasciare indenni Modena, Bomporto e la bassa modenese.

Ad essere maggiormente colpiti – rende noto Coldiretti – sono stati i vigneti e i frutteti che, oltre ad aver subito la perdita dei frutti a causa del forte vento, in alcuni casi sono stati completamente sradicati. Le perdite più elevate si registrano alla produzione di Abate Fetel, la varietà di pera più pregiata della frutticoltura modenese, che in questi giorni è nel pieno della raccolta. Stessa situazione per l’uva con la vendemmia in procinto di essere avviata. Tra i seminativi, è il mais, con le piante allettate, ad avere avuto la peggio. Non sono poi mancati i danni alle strutture produttive e alle abitazioni con capannoni scoperchiati, pannelli solari divelti, recinzioni rovesciate. Non meno grave la situazione nel mirandolese – continua Coldiretti Modena – dove, oltre ai danni a frutteti e strutture, si registrano anche serre volate via per la furia del vento.

 

“Il nubifragio di ieri è solo uno dei tanti eventi metereologici straordinari che paiono aver preso di mira la nostra provincia negli ultimi anni” commenta il presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi. “In effetti – continua Vincenzi – se ci guardiamo indietro, a Modena possiamo contare trombe d’aria, alluvioni, ripetute grandinate e stagioni sconvolte con l’ultimo inverno che ha visto una temperatura media di 2 gradi superiore rispetto ai valori dello stesso periodo degli ultimi trent’anni”.

“Si tratta di eventi ai quali purtroppo ci dovremo abituare – sottolinea il presidente di Coldiretti Modena – perché non sono altro che la manifestazione dello stravolgimento globale del clima con pesanti ripercussioni sulle campagne e sulla vita dei cittadini. La FAO stima che i cambiamenti climatici abbiano provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio.

“Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – precisa il presidente Coldiretti Modena – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio. E’ importante costruire strumenti adatti per dare risposte agli agricoltori in modo che possano assicurare non solo le colture ma soprattutto il reddito dell’azienda. In tutto questo, un ruolo importante lo devono avere i Consorzi di difesa, le assicurazioni e le istituzioni lavorando in squadra per non far gravare solo sugli agricoltori e sui singoli cittadini l’onere di fronteggiare eventi di livello globale”.
















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