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Rapina in concorso e lesioni personali: due fermi di indiziato di delitto eseguiti dai Carabinieri di Bologna

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, hanno eseguito due fermi di indiziato di delitto, emessi dalla locale Procura della Repubblica a cura del Sostituto Procuratore della Repubblica – Dott. Tampieri, nell’ambito delle indagini scaturite a seguito di intervento effettuato il 30 maggio scorso, allorchè un 79enne, veniva aggredito all’interno della propria abitazione ubicata in via XXI Aprile 1945 di Bologna e dopo essere stato percosso violentemente e legato, veniva rapinato della somma contante di euro 3.000, poco prima prelevata presso l’ufficio postale.

I due, identificati a seguito di meticolosa ed ininterrotta attività investigativa, in V.F., classe 1996 e nel pregiudicato T.A., classe 1997, venivano localizzati rispettivamente in una struttura alberghiera di Santa Cesarea Terme (LE) e nei pressi dell’abitazione di residenza, ubicata nel comune di ZOLLINO (LE). L’evento criminoso era maturato nel corso dell’attività lavorativa svolta dai due malfattori che all’epoca dei fatti procacciavano contratti di fornitura di energia elettrica e gas per conto di una nota società operante su tutto il territorio nazionale. La misura pre-cautelare si era resa necessaria a seguito della cristallizzazione di concordanti elementi circa la volontà del T.A. di fare rientro in Marocco. A seguito delle lesioni patite, l’anziano, era stato ricoverato per lungo tempo presso l’ospedale Maggiore di Bologna, dove i sanitari diagnosticavano un trauma-contusivo e alcune fratture da percosse, con una prognosi superiore ai 30 giorni. I due malfattori dopo le formalità di rito, venivano associati presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione dell’A.G. procedente. A seguito dell’interrogatorio di garanzia veniva convalidato il fermo per il solo T.A., con conseguente previsione della custodia cautelare in carcere, mentre per il V.F. con riferimento al quale la misura pre-cautelare non veniva convalidata, non essendo stata ravvisata la sussistenza del pericolo di fuga, venivano disposti gli arresti domiciliari in Gaggio Montano.
















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