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Confidi in Rete Emilia Romagna presenta il bilancio consolidato 2015

pres-bilancio-confidiE’ stato presentato oggi presso la sede di Unioncamere Emilia Romagna il bilancio consolidato 2015 di “Confidi in Rete Emilia Romagna”, a un anno di distanza dalla sottoscrizione del contratto di rete avvenuta il 23 luglio 2015.

La presentazione del bilancio consolidato rappresenta un ulteriore passo in avanti di Confidi in Rete Emilia Romagna in direzione di un pieno riconoscimento dell’azione svolta dai confidi aderenti a sostegno delle piccole e medie imprese della regione per favorirne l’accesso al credito.

I confidi della rete, che sono Agrifidi Emilia, Agrifidi Modena Reggio Ferrara, Agrifidi Uno Emilia, Confidi per le Imprese, Cooperativa di Garanzia per Commercianti Parma, Creditcomm, Finterziario, Garcom Piacenza, Confartigianato Forlì Cesena, Confartigianato Fidi Ferrara, Cofire Reggio Emilia, Confidi Romagna e Ferrara, Unifidi Parma, hanno chiuso il 2015 implementando l’operatività realizzata nel 2014.

I finanziamenti attivati sono stati pari a oltre 371 milioni di euro a fronte di 368 milioni di euro erogati nel 2014.

Le imprese socie al 31/12/2015 erano circa 42.000, in leggera crescita rispetto al 2014.

I dati dell’operatività sviluppata nel 2015 evidenziano chiaramente una maggiore operatività dei confidi aderenti alla rete, nonostante siano stati, in molti casi, esclusi dalle politiche di sostegno alle imprese messe in atto dalla Regione, che hanno “premiato” gli organismi vigilati.

Visti i risultati conseguiti, si rinnova in particolare la richiesta di modificare l’art. 14 della L.R. 14/2014 che riconosce il sostegno della Regione ai soli confidi vigilati, anche alla luce dei recenti aggiornamenti normativi in materia di confidi, ultima l’approvazione da parte della Camera dei Deputati del disegno di legge sui confidi avvenuta il 5 luglio u.s., che confermano il superamento di questa “discriminazione” sanzionata anche da una sentenza dell’Antitrust.

Se l’obiettivo della Regione è quello di sostenere l’accesso al credito delle PMI, non si comprende infatti come nella Legge Regionale 14/2014 sia stata prevista l’esclusione di alcuni confidi radicati sull’intero territorio regionale e operanti in tutti i settori produttivi, sulla base dell’appartenenza all’albo degli intermediari vigilati.

Tutti i confidi infatti saranno vigilati e dovranno essere valutati oggettivamente sulla base dell’operatività realizzata.

I dati presentati dimostrano come, nonostante la crisi abbia messo a dura prova anche gli organismi di garanzia (con una flessione dell’operatività a livello nazionale quantificata nel 14%), i confidi della rete continuino a svolgere un ruolo importante nell’accompagnamento e nell’assistenza finanziaria della piccola e media impresa, ruolo riconosciuto dal sistema bancario territoriale che, ai fini della concessione del credito, valuta la solidità dei confidi e il loro radicamento sul territorio.

I confidi aderenti a Confidi in Rete Emilia Romagna hanno scelto di mettersi in rete per offrire alle imprese servizi al minor costo possibile, rispondendo così all’auspicio espresso dal Presidente della Regione Bonaccini di razionalizzazione del sistema regionale della garanzia, secondo criteri di efficacia ed efficienza, senza escludere nuovi ulteriori passi.
















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