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Argelato: “Spaccata” in via dei Salici: un arresto e due denunce da parte dei Carabinieri di San Giorgio di Piano, in collaborazione con la Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera

municipale_carabinieriI Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano hanno arrestato un 23enne di Bentivoglio per furto aggravato in esercizio commerciale.

Alle ore 23:30 di giovedì, la Centrale Operativa del 112 è stata informata di un furto ad opera di ignoti ai danni di un negozio di parrucchiere situato in via dei Salici. I Carabinieri di San Giorgio di Piano si sono recati sul posto e hanno rilevato che la vetrina del locale era stata infranta con un tombino e dal registratore di cassa erano stati asportati una quarantina di euro. La vetrina, inoltre, era sporca di sangue, probabilmente appartenente al malvivente che nel commettere il furto si era ferito. Esaminando le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza installato nel negozio, i Carabinieri hanno riconosciuto il 23enne di Bentivoglio, quale autore dei fatti. Poco dopo, i militari, coadiuvati da un pattuglia della Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera, sono riusciti a rintracciare il giovane in via della Repubblica, dove si trovava in compagnia di un 16enne italiano e un 18enne marocchino. Il 23enne, che tra l’altro presentava una ferita sanguinante a una mano, ha ammesso le proprie responsabilità, affermando di aver nascosto i soldi sul davanzale di una finestra di un appartamento situato nelle vicinanze. La ricerca eseguita dai Carabinieri, però, dava esito negativo. Sono stati gli altri due ragazzi, infine, a raccontare agli inquirenti di aver occultato la refurtiva all’interno di una busta interrata in un vaso di edera. I soldi sono stati recuperati e restituiti al legittimo proprietario, mentre il 16enne e il 18enne sono stati denunciati per ricettazione.

Ieri mattina, il 23enne, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti (v. comunicati stampa del 21 aprile 2016 e 15 maggio 2015 – all’epoca 22enne), è stato tradotto in Tribunale per la celebrazione del rito direttissimo che è stato posticipato ad agosto a seguito della richiesta dei termini a difesa. In attesa di tornare in Tribunale, il 23enne è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
















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