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Nutrizione artificiale domiciliare: 514 persone in provincia di Reggio Emilia nel 2015

nutrizione-parenteraleSono stati recentemente pubblicati i dati relativi all’attività del Gruppo Interaziendale per Nutrizione Artificiale (GINA) nella provincia di Reggio Emilia. Il Gruppo ha preso il via nel 2002 con la collaborazione delle due Aziende Sanitarie della provincia di Reggio Emilia (Azienda USL ed Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova). Ha compiti di indirizzo e monitoraggio della Nutrizione Artificiale e svolge funzioni di collegamento con altri soggetti coinvolti nel campo (società scientifiche, regione Emilia-Romagna, strutture residenziali ecc.).

Esercita la funzione di coordinamento fra i 7 team nutrizionali provinciali, per garantire omogeneità degli interventi professionali nell’ambito della Nutrizione Artificiale e favorire criteri di appropriatezza, efficacia e sicurezza nel percorso terapeutico della NA ospedaliera e domiciliare.

I team nutrizionali coordinati dal GINA sono équipe multi-professionali, composte da operatori sanitari esperti in nutrizione artificiale, con compiti di consulenza alle unità operative ospedaliere ed ai medici di medicina generale.

L’attività dei team provinciali permette una buona integrazione ospedale-territorio e la possibilità di de-ospedalizzazione precoce, creando i presupposti per ottenere una continuità assistenziale ai pazienti in Nutrizione Artificiale Domiciliare (NAD).

Nella provincia di Reggio Emilia, nel 2015, sono stati trattati 514 pazienti in NAD, quasi per la totalità in nutrizione enterale (94,4%), anziché parenterale (5,6%), in linea con la media europea.

I pazienti trattati al domicilio sono affetti prevalentemente da patologie neurologiche (59%), di cui il 29% demenza, il 9% è affetto da neoplasie, di cui la maggior parte (67%) da tumori capo-collo, e l’8% dei pazienti è affetto da patologie pediatriche; la restante percentuale di pazienti è affetta da “altre patologie” diversamente codificate.

Il 9% dei pazienti ha ritirato i nutrienti per la nutrizione artificiale presso le farmacie distrettuali della provincia; si tratta di pazienti gravi con una speranza di vita che supera tuttavia i 30 giorni, per i quali si è ritenuto che il trattamento nutrizionale artificiale sarebbe stato di giovamento.

Poter ritirare i prodotti in maniera autonoma, oltre ad un contenimento dei costi per l’Azienda, ha permesso la nutrizione artificiale anche per quei pazienti che rifiutavano la presenza di operatori al proprio domicilio.

Sempre all’interno dell’attività del GINA, nel 2015 sono stati distribuiti Supplementi Nutrizionali Orali (ONS, cioè integratori e addensanti) a 1.612 pazienti non ricoverati, ancora in grado di nutrirsi per via orale ma con difficoltà e, spesso, senza assumere energie e nutrienti sufficienti al loro fabbisogno.

La spesa totale sostenuta dall’Azienda USL per la Nutrizione Artificiale domiciliare e gli ONS, nel 2015, è stata di 1.067.123 €, con un aumento di circa 21.000 rispetto l’anno precedente, relativo soprattutto alla Nutrizione Artificiale e alla maggior durata di trattamento.

Per l’anno 2016, l’impegno prioritario del Gruppo Interaziendale per Nutrizione Artificiale (GINA) è quello di offrire una terapia nutrizionale sempre più appropriata, efficace e sicura, sia ai pazienti degenti negli ospedali provinciali, che ai pazienti al domicilio o in strutture assistenziali.

Per fare ciò, tutti i team nutrizionali continueranno a lavorare in modo omogeneo, condividendo procedure, modalità operative, trattamenti e valutazioni, con la rilevazione continua, il monitoraggio e il confronto di indicatori, sempre più specifici, di efficacia e sicurezza.

 

La nutrizione artificiale

La Nutrizione Artificiale, enterale o parenterale è uno strumento terapeutico essenziale in quanto permette di mantenere o reintegrare lo stato di nutrizione dei soggetti in cui la alimentazione orale è controindicata, impraticabile o non sufficiente.

 

La nutrizione enterale

La nutrizione enterale è un tipo di alimentazione alternativa, studiata per coloro che non sono in grado si garantire un adeguato apporto nutrizionale a causa di una difficoltosa o impossibile alimentazione per bocca. I nutrienti sono forniti attraverso miscele liquide, sterili, pronte all’uso, che contengono tutti gli elementi (proteine, zuccheri, grassi, vitamine, sali minerali e acqua) necessari a mantenere un buono stato nutrizionale.

La miscela nutritiva è somministrata direttamente nello stomaco o nell’intestino con una sonda, che non impedisce al paziente, quando possibile, di alimentarsi per via naturale.

 

La nutrizione parenterale

La nutrizione parenterale consiste nella somministrazione di nutrienti direttamente per via venosa, scavalcando l’apparato digerente. In genere si effettua quando un paziente non può essere alimentato per bocca o per via enterale; in alcune occasioni (interventi chirurgici o trattamenti intensivi), e solo per brevi periodi, può associarsi all’assunzione normale di cibi, al fine di favorire un ritorno veloce alla normalità nutrizionale.
















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