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Botte al capotreno, torna in carcere l’aggressore

botte-capotrenoNella mattinata odierna si è tenuto il processo al cittadino romeno responsabile della brutale aggressione avvenuta l’8 luglio scorso in danno di un ferroviere che lo stava allontanando dalla stazione centrale, dove il romeno è solito effettuare l’attività di facchino abusivo.

Lo straniero, detenuto in attesa dell’odierna udienza, è stato condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione in carcere, al cui termine sarà espulso in Romania ai sensi dell’art. 20 come da decreto legislativo emesso dalla locale Prefettura.  L’imputato rimarrà in carcere perché il giudice ha respinto la richiesta della difesa di revoca della custodia cautelare, con un’ordinanza in cui definisce il romeno una persona con “completa assenza di auto-controllo”. Una provvisionale da tremila euro è stata assegnata al capotreno, parte civile.

Sul sito www.poliziadistato.it – pagina della Questura di Bologna – è disponibile il link del video registrato dal sistema di video sorveglianza presente nella Stazione Centrale di Bologna, anche al fine di permettere ad eventuali altre vittime di simili aggressioni di identificare l’autore.

 

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane esprime soddisfazione per la tempestività e l’esito del processo a carico del responsabile dell’aggressione dell’8 luglio scorso, nella stazione di Bologna, al capotreno di Trenitalia. “Crediamo – si legge nella nota di FS – che rapidità di giudizio e severità della pena siano fattori determinanti per combattere questo fenomeno. Ringraziamo pertanto tutte le Istituzioni che hanno contribuito all’esito di questa vicenda”.

 
















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