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Casa circondariale Sant’Anna: continua la protesta della polizia penitenziaria. Domani presidio davanti alla Prefettura e incontro con il Prefetto

carcere-sant-annaDopo la manifestazione del 6 luglio scorso davanti al casa circodariale di Sant’Anna, continua anche domani la protesta degli agenti di polizia penitenziaria contro condizioni di lavoro ormai insostenibili.
Domani mattina martedì, 12 luglio dalle ore 10 alle 12, è previsto un presidio davanti alla Prefettura di Modena nel corso del quale il Prefetto dr. Di Bari riceverà una delegazione di lavoratori e sindacati. La protesta è indetta da tutti i sindacati unitariamente Sappe, Uilpa, Sinappe, Fp/Cgil, Cisl/Fns, Uspp, Cnpp, Alsippe, Spp e Osapp.
Nel corso dell’incontro verranno evidenziate le criticità derivanti soprattutto da una metodologia non più condivisibile di gestione del carcere da parte dei vertici, direttore e comandante, in conflitto tra di loro con gravi ripercussioni per il servizio e per il lavoro degli agenti.
La situazione è diventata ancora più critica a causa all’assenza di consapevolezza delle problematiche di carattere sanitario dei detenuti, che non sembrano essere una delle priorità dell’Asl che ha la responabilità della gestione sanitaria della struttura penitenziaria.

Gli atti di autolesionismo da parte dei detenuti sono all’ordine del giorno, e anche l’incendio di ieri lascia spazio alla preoccupazione che non ci si trovi in presenza di un incidente.
Il clima di tensione all’interno del carcere è giunto ad un livello tale da indurre gli agenti a sospendere anche la fruizione della mensa di servizio, come ulteriore atto di protesta.

Gli agenti ormai sono stati portati all’esasperazione e nel corso dell’incontro che avranno domani con il signor Prefetto rappresenteranno la necessità di superare le criticità dovute principalmente a tensioni difficilmente superabili tra i vertici della struttura. E’ perciò necessario un intervento adeguato da parte dell’Amministrazione penitenziaria per risolvere la situazione, sia all’interno dell’istituto, sia per ripristinare un clima di serenità tra i lavoratori, ma anche per la sicurezza della città.
















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