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Gogol Bordello in concerto: festa finale per Arti Vive Festival Soliera

Gogol-Bordello-Portrait-Robert-ShamiDomenica 3 luglio Arti Vive Festival chiude la sua 10ª edizione con una grande festa in piazza Lusvardi, con i newyorkesi Gogol Bordello a “condurre le danze”. La band tzigana più conosciuta al mondo suonerà alle 21.30, preceduta dall’esibizione dei Joe e i suoi fratelli. Prima, alle 18.30, in piazza Fratelli Sassi, a suonare saranno Dea Dea e Rifkin Kazan. Dalle 17.30 in poi, nelle vie del centro storico di Soliera, entreranno in funzione i mercatini di abiti vintage, i truck e le ape car del Soliera Street Food; prenderanno avvio le performance di street live painting e l’installazione fotografica interattiva “K’now yourself”. L’ingresso per il concerto principale è di 15 euro.

Dei Gogol Bordello si è innamorata perfino Madonna. La loro musica e i loro dischi sono un concentrato di musica gipsy, chitarre e urla punk, fisarmoniche slave, percussioni tribali e tanto divertimento. Eugene Hutz e soci sono soliti dichiarare: “Vogliamo trascinare il pubblico fuori dalla palude dell’estetica postmoderna e portarlo verso nuove forme di energia”. Per realizzare questo loro progetto rivoluzionario, i Gogol Bordello hanno scelto un suono inclassificabile ma riconoscibilissimo. E soprattutto dei live show travolgenti.
Dopo aver lasciato l’Ucraina di Chernobyl, Hutz ha fondato i Gogol Bordello a New York nel 1999 con l’idea di dar vita a un sound internazionale, caratterizzato dalla diversa età, cultura e provenienza dei suoi membri.
Assistere ad un concerto dei Gogol Bordello è infatti un’esperienza folle, esaltante, devastante e catartica. Arrivato in un circo punk, il pubblico viene letteralmente spazzato via dall’energia inarrestabile che arriva dal palco, tanto che a malapena ci si rende conto che come è cominciato il concerto è anche finito: sono tutti troppo presi dall’euforia di una danza sporca, casuale, scatenata e piena di entusiasmo per far caso al tempo che passa. Ogni brano durante le loro esibizioni si evolve e cambia forma, siano essi tratti da “Super Taranta” (2005) che da “Gispy Punks” (2007) che dall’ultimo “Pura Vida Conspiracy” o da uno degli album precedenti, sull’onda dell’energia cambiano gli arrangiamenti, si aggiungono elementi, se ne perdono altri e tutto diventa un festoso caos.

In apertura di concerto suoneranno Joe e i suoi fratelli, band friulana che avrà quindi il compito di scaldare il pubblico, grazie al proprio sound inconfondibile, che mescola sapientemente lo ska e il reggae a una certa canzone melodica popolare che ha fatto la storia musicale del nostro Paese. Nati nel 2014, Joe e i fratelli sono sei musicisti con esperienze e luoghi di provenienza diversi, che passano da Marrakech attraverso Napoli, per poi incontrarsi nella grigia periferia di una città del nord-est come Udine.

I Dea Dea propongono una miscela di hard-rock e blues, riff di chitarra fumosi e batteria pulsante. Quello dei Rifkin Zazan è un sound ibrido che si muove tra i barocchismi di chitarre e tastiere e la potenza del groove di basso e batteria. “Bulgarian Nirvana Marasma” è il loro primo disco, in uscita quest’anno.

Tutte le info su: www.artivivefestival.it
















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