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Ancora sciopero dei metalmeccanici

Dopo 7 mesi di trattativa, Federmeccanica e Assistal continuano a ribadire le posizioni del 22 dicembre scorso e impediscono l’avvio di un vero negoziato sul rinnovo del contratto nazionale metalmeccanici Federmeccanica.
Federmeccanica e Assistal a parole chiedono un rinnovamento, ma nei fatti vogliono cancellare il contratto nazionale mettendo in discussione contemporaneamente il modello contrattuale – fondato su due livelli negoziali – e il ruolo e il valore del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutti i lavoratori metalmeccanici.
Non vogliono riconoscere l’aumento salariale alla stragrande maggioranza della nostra categoria e vogliono cancellare il ruolo universale e solidale del contratto nazionale, puntando alla divisione tra i lavoratori.
Di fronte a questa situazione le segreterie di Fim, Fiom e Uilm di Modena – nell’ambito della decisione delle segreterie nazionali di proclamare ulteriori 4 ore di sciopero e il blocco totale di tutte le flessibilità – ritengono che sia necessario intensificare la mobilitazione con iniziative nei luoghi di lavoro e sul territorio.
Per questo Fim, Fiom e Uilm proclamano 4 ore di sciopero venerdì 1°luglio per tutti i lavoratori a cui si applica il contratto nazionale Federmeccanica (le prime 4 ore per i normalisti, le ultime 4 ore per i turnisti). Sono previsti presidi organizzati dalle Rsu davanti alle proprie aziende, già dalle prime ore del mattino.

Fim-Fiom-Uilm vogliono far cambiare idea alle controparti e sostenere una vera trattativa utile a realizzare un contratto nazionale per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.
E’ nostra intenzione anche sensibilizzare le forze politiche locali sulla questione invitandoli ad un incontro previsto lunedì 4 luglio alle 17.30 presso la sede Fiom Modena.
I metalmeccanici vogliono conquistare un contratto nazionale che garantisca il potere d’acquisto del salario per tutti i metalmeccanici; estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa; qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale; migliori l’organizzazione e le condizioni di lavoro e tuteli tutte le forme di lavoro e l’occupazione; introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle 
professionalità.
















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