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Teatro Carani Sassuolo, Severi (FI): “silenzio assordante dall’amministrazione. L’appello della città ignorato e rimosso dalla giunta

Teatro-Carani-bis“L’appello corale della città e di una platea autorevole di artisti, la creazione di un comitato per la difesa e la riapertura del teatro simbolo della cultura e della storia cittadina. L’impegno assunto in consiglio comunale nella seduta del 14 maggio dello scorso anno. La nostra proposta concreta e realizzabile, con l’impegno dell’amministrazione, di creare una Fondazione capace di mettere insieme forze pubbliche e private per garantire un futuro al teatro. Tutto caduto nel vuoto del disinteresse di un’amministrazione che oggi, a distanza di quasi due anni, sembra avere fatto di tutto per dimenticare e fare dimenticare il teatro Carani, e con esso il fatto che Sassuolo ha perso il suo unico teatro. Il fatto che dopo mesi di immobilismo, ci sia voluto un atto unilaterale della proprietà per ripristinare il passaggio sul tratto di marciapiede che costeggia il teatro dove erano caduti i calcinacci, conferma il totale disimpegno della giunta rispetto a questo patrimonio della città.  Eliminando poi dal progetto sull’ex Cisa Cerdisa la multisala cinematografica, prevista dalla precedente amministrazione e cancellata dall’attuale, l’amministrazione si è assunta la responsabilità di lasciare Sassuolo anche senza cinema.

Con questa premessa ho rivolto un’interrogazione alla giunta affinché ci dica che cosa ha fatto in questo ultimo anno per onorare l’impegno preso in consiglio comunale a favore del teatro Carani e comunque cosa intende fare per garantire in un futuro, che speriamo prossimo, l’apertura del teatro simbolo della città. Noi non ci arrendiamo. Vogliamo che l’attenzione sul Carani non si spenga, rilanciamo l’idea di una fondazione richiamando l’amministrazione al ruoli politici che le spettano. Anche se due anni sono stati buttati via, non è mai troppo tardi per assumersi la giusta responsabilità politica di fronte ad un obiettivo fortemente condiviso.  Non si può nemmeno pensare e tantomeno propagandare una città distretto quando il centro del distretto, come Sassuolo, non è capace di garantire la riapertura del suo storico ed unico teatro che ne rappresenta anche il simbolo dell’identità culturale. Chiediamo dunque  nuovamente all’Amministrazione di andare oltre ai numeri ed ai ragionamenti tecnici e rendersi protagonista, anche se in ritardo, di un discorso politicamente alto e aperto alla città. Quale sia la strada e lo strumento, che sia una Fondazione o un tavolo permanente che ci accompagni fino all’apertura lo decideremo insieme, nella consapevolezza comune che il Teatro Carani debba tornare a vivere. Al più presto”.
















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