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Ctss, integrazione ospedali: ok a indirizzi e obiettivi, progetto sarà presentato in un incontro pubblico

Baggiovara-PoliclinicoVia libera da parte della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena (Ctss), lunedì 13 giugno, al documento finale del Nucleo tecnico di progetto, incaricato dalla Regione e previsto dal percorso di integrazione tra gli ospedali. Nel documento approvato dalla Ctss, composta da sindaci e responsabili delle sanità modenese, sono indicati obiettivi e priorità del progetto di fusione.

Le proposte saranno illustrate nel corso di un incontro pubblico, promosso dalla Conferenza stessa, in programma venerdì 24 giugno alle ore 18 nell’aula magna del liceo Muratori di Modena (via Cittadella 50).

Alla Conferenza ha partecipato anche  l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi che ha confermato la costituzione, entro la fine di giugno, della cabina di regia che dal 1 luglio gestirà la nuova fase triennale di sperimentazione di fusione tra i due ospedali modenesi, Policlinico e Sant’Agostino estense di Baggiovara; i componenti dell’organismo saranno definiti nelle prossime settimane dalla Regione stessa.

Nel corso dell’incontro Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza, ha parlato di una operazione che «avrà positive ripercussioni non solo posto sulla funzionalità dei due ospedali ma sull’intero sistema provinciale, per garantire servizi sempre migliori e confermare il livello di assoluta eccellenza raggiunto. Il Nucleo – ha aggiunto Muzzarelli – non ha definito un piano dettagliato di riorganizzazione delle due aziende, rinviando l’adozione alla cabina di regia e alle aziende stesse. Le scelte operative, quindi, sono ancora tutte da definire e saranno condivise con tutti i protagonisti».

I contenuti del documento sono stati illustrati dalla Conferenza, sempre nella serata di lunedì 13 giugno, ai rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano nell’ambito sociale e sanitario e dei sindacati della sanità, completando il quadro di confronto e condivisione avviato in questi mesi dalla Conferenza; dalla discussione è emersa una sostanziale condivisione degli obiettivi allo scopo di rafforzare il sistema della sanità modenese, come hanno evidenziato, tra gli altri, Tamara Calzolari (Cgil) e Andrea Sirianni (Cisl), mentre Giampaolo Papi, di Anaao-Assomed, ha posto il problema del numero dei posti letto e alcuni aspetti del percorso, giudicati preoccupanti dal sindacato, che dovranno essere affrontati nelle successive fasi del confronto.

 

Definiti gli obiettivi “modello per intensità di cura e integrazione”

Negli obiettivi indicati nel documento del Nucleo tecnico, incaricato dalla Regione sull’integrazione dei due ospedali modenesi, approvato dalla Ctss, spiccano la necessità di rispondere a bisogni di cura ed assistenza di un paziente sempre più complesso e fragile e di  migliorare la qualità dell’assistenza, riducendo la frammentazione degli interventi sanitari.

L’obiettivo strategico è integrare i saperi professionali, anche attraverso lo sviluppo e la mobilità delle equipe professionali, secondo un approccio sia di «concentrazione differenziata delle attività di hub provinciale nei due stabilimenti secondo le rispettive vocazioni» sia di presenza di qualificati professionisti nei nodi della rete ospedaliera provinciale pienamente integrata.

In particolare, si legge nel documento, nello stabilimento dell’attuale Policlinico saranno principalmente concentrate le attività assistenziali relative alla salute della donna e del bambino, l’area oncologica, medicine specialistiche, rigenerativa, genomica, malattie rare e infettive, medicina trasfusionale, il centro trapianti e l’elettrofisiologia ad alta complessità. Mentre al Nuovo ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara troveranno collocazione le attività centralizzate a valenza provinciale di neuroscienze, chirurgie specialistiche, endoscopia digestiva, chirurgia vascolare, gestione emergenza/urgenza e patologie tempo-dipendenti come Ima ed emodinamica, trauma grave e ictus.

Entrambi gli ospedali manterranno le funzioni necessarie a rispondere alle necessità cliniche più comuni in quanto oltre alla funzione di hub di riferimento provinciale continueranno a essere punto di riferimento per tutte le necessità sanitarie del proprio bacino di utenza territoriale.

In particolare saranno garantite le prestazioni proprie all’ambito dell’emergenza non specialistica (Pronto soccorso), alle patologie ad alta diffusione in ambito di medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, cardiologia e radiologia.

Nel documento si indica anche come obiettivo la definizione, con la nuova gestione unificata, delle medicine ad indirizzo specialistico e introduzione del modello per intensità di cura e il potenziamento degli investimenti nelle strutture a bassa intensità di cura a gestione infermieristica nei distretti dell’Ausl; sono indicate nuove modalità gestionali e organizzative anche per l’ortopedia e traumatologia, proponendo l’ospedale di Baggiovara come punto di riferimento per il trauma grave dell’adulto e il Policlicnico per la donna in gravidanza e il bambino; sarà consolidato il modello organizzativo basato sulle piattaforme dei servizi intermedi (laboratori, diagnostica ad immagini) e assistenziali di interesse e funzione interaziendale a gestione unitaria.

Il documento del Nucleo, inoltre, sottolinea l’obiettivo del potenziamento della gestione integrata dei pazienti cronici nei nodi del sistema sanitario provinciale in particolare Case della salute, ospedali di comunità e hospice, proponendo percorsi assistenziali globali integrati fra rete ospedaliera e rete territoriale, con particolare riferimento all’ambito oncologico e delle patologie croniche, supportato  dallo sviluppo delle relazioni tra medici, pediatri in libera scelta e specialisti ambulatoriali.

La cabina di regia, infine, assicurerà l’applicazione della sperimentazione e la coerenza tra il progetto di gestione unica e la contestuale ridefinizione della rete provinciale.

 
















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