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Sicurezza dei pedoni, prende il via a Modena una campagna mirata della Polizia municipale

strisce_pedonaliDelle 1479 persone rimaste ferite in incidenti stradali lo scorso anno a Modena, 111 erano pedoni; la maggior di loro è stata coinvolta in incidenti stradali mentre attraversava la strada, la fascia oraria in cui si registrano più incidenti ai danni dei pedoni è quella diurna tra le 8.30 e  le 12.30.

Mercoledì 15 giugno prende il via una campagna mirata della Polizia municipale di Modena per la tutela dei pedoni. Le unità territoriali e del pronto intervento in servizio presteranno particolare attenzione al controllo del rispetto delle norme relative ai pedoni per quanto riguarda attraversamenti e precedenze. Le unità in servizio si preoccuperanno quindi di presidiare i punti presenti nel territorio di competenza sulla scorta della sinistrosità e delle segnalazioni raccolte nel tempo.

Lo scopo è verificare, e soprattutto sensibilizzare, al rispetto dei diritti dei pedoni da parte degli altri utenti della strada, ma anche al corretto uso della strada da parte degli utenti deboli. La presenza delle pattuglie della Municipale mira quindi, innanzitutto, a favorire comportamenti corretti da parte di tutti: degli automobilisti, perché prestino più attenzione agli utenti deboli, in particolare per quanto riguarda il rispetto di attraversamenti pedonali, e dei pedoni, affinché non mettano a repentaglio la loro sicurezza.

Il pedone è infatti uno dei soggetti più deboli fra le persone coinvolte in incidenti stradali e il rischio d’infortunio causato da investimento stradale è particolarmente alto per la popolazione anziana.

A Modena, nel 2015 gli incidenti stradali sono stati 1107 con 1479 feriti e 10 decessi, di cui due pedoni, entrambi anziani. Rispetto agli anni precedenti si conferma un calo costante di sinistri e decessi (rispetto al 2010 la riduzione degli incidenti è stata del 20 per cento e nel 2015 i decessi sono passati da 17 a 10) e quindi anche di feriti in incidenti stradali, diminuiti complessivamente, rispetto al 2010, del 23 per cento. Non si registra, invece, la stessa riduzione percentuale per quanto riguarda l’utenza debole, in particolare, il calo dei pedoni feriti si aggira sul 14 per cento (erano stati 129 nel 2010) e sono stati 111, pari al 7.5 % del totale, nel 2015.

La campagna che sta per partire rientra, più in generale, nell’ambito programma comunale per la Sicurezza stradale che prevede interventi e azioni finalizzate a sostenere e promuovere la mobilità sostenibile, anche in sicurezza.

Il comportamento dei pedoni in strada è regolamentato dall’articolo 190 del Codice della Strada. I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione. Per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo e devono dare la precedenza ai conducenti dei veicoli.

L’articolo 191 del Codice della Strada regolamenta, invece, il comportamento dei conducenti di veicoli a motore nei confronti dei pedoni. Quando il traffico non è regolato da semaforo, i conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali e devono dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali. Lo stesso obbligo sussiste per i conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale. Sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza.

Inoltre, i conducenti devono fermarsi quando una persona invalida con ridotte capacità motorie, o munita di bastone bianco o bianco-rosso, o accompagnata da cane guida, attraversa la carreggiata o si accinge ad attraversarla e devono comunque prevenire situazioni di pericolo che possano derivare da comportamenti scorretti o maldestri di bambini o di anziani, quando sia ragionevole prevederli.

Il Codice della Strada prevede una multa che va dai 25 ai 99 euro per il pedone che non rispetta le regole; se invece l’automobilista non concede la precedenza al pedone, è prevista una multa che va dai 162 ai 646 euro con decurtazione da 4 a 8 punti sulla patente.

 

DALL’OMICIDIO ALLA TUTELA VITTIME

Si parlerà di omicidio stradale e delle forme di tutela delle vittime sulla base della nuova normativa nel corso del Seminario sulla Sicurezza stradale in programma giovedì 16 giugno, alle 9.30, presso il Palazzo municipale in piazza Grande 16.

Il seminario è l’occasione per fare il punto su come le recenti normative incidono sulla prevenzione dell’incidentalità stradale e in particolare sul contrasto alla guida in stato psicofisico alterato. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus sede di Modena, rientra nel Piano Sicurezza Stradale del Comune di Modena, che prevede interventi e azioni finalizzate a sostenere e promuovere la mobilità sostenibile in sicurezza. Si tratta di un momento informativo e formativo aperto alla cittadinanza e rivolto in particolare alle Forze di Polizia e a esperti che si occupano di incidentalità stradale.

A Modena – come anticipato – nel 2015 gli incidenti stradali sono stati 1107, sei ogni 100 mila abitanti (dato costante rispetto allo scorso anno), con 1479 feriti e 10 persone decedute. Con la nuova legge, ogni sinistro stradale con lesioni gravi o gravissime diventa un reato perseguibile d’ufficio, anche senza querela, e in caso di decesso l’arresto diviene obbligatorio in presenza di determinate condizioni.

Al seminario, dopo i saluti del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, saranno una serie di ospiti ad affrontare questi temi, introdotti e moderati da Franco Chiari, comandante della Polizia Municipale di Modena.

Gli argomenti trattati riguardano l’introduzione dei nuovi reati quali l’omicidio stradale e le lesioni colpose, su cui inteverrà Eugenio Amorosa, vice Questore Aggiunto Comandante Polizia Stradale di Parma. Verrà affrontato il tema della “non punibilità del fatto” introdotto nel nostro ordinamento con il dlgs 28/2015, precisando cosa si intende per tenuità del fatto: “Quando rispetto all’interesse tutelato, l’esiguità del danno o del pericolo che ne è derivato, nonché la sua occasionalità e il grado di colpevolezza non giustificano l’esercizio dell’azione penale, tenuto conto altresì del pregiudizio che l’ulteriore corso del procedimento può recare alle esigenze di lavoro, di studio, di famiglia o di salute della persona sottoposta ad indagini o dell’imputato”. Questo nuovo disposto viene analizzato con particolare riferimento ai reati della guida in stato psicofisico alterato 186 e 187 del Codice della strada. E ne discuteranno Domenico Truppa, giudice del Tribunale di Modena, e Verena Corradini, rappresentante dell’Ordine degli avvocati.

In tema di prevenzione e contrasto alla guida in stato psicofisico alterato (alcol, droghe, farmaci) saranno illustrati alcuni protocolli operativi promossi dalla Regione Emilia-Romagna per sistematizzare un sistema di controlli su strada e rapida allerta per la gestione del fenomeno. Ne parleranno Alberto Sola, funzionario della Regione Emilia-Romagna Area Polizia Locale, e Andrea Piselli, commissario della Polizia Municipale di Modena.

Cosimo Zaccaria, avvocato e rappresentante dell’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus, illustrerà infine quali sono i nuovi strumenti normativi a tutela delle parti offese introdotti con il d.lgs 212/2015, che ha recepito una normativa europea in materia. L’attenzione sarà focalizzata sulle vittime di incidenti stradali e sul doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo.

Il seminario proseguirà con un dibattito sui temi illustrati e con le conclusioni. L’evento è accreditato dall’Ordine Avvocati di Modena ai fini della formazione professionale continua.
















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