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Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, due arresti dei carabinieri a Novellara

sequestro-drogaSi è conclusa con l’arresto di due stranieri l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere dai Carabinieri di Novellara. Da tempo i Carabinieri del comune della bassa reggiana erano sulle tracce di un giro di spaccio avviato in paese da un paio di cittadini extracomunitari. La tecnica usata era ormai chiara agli investigatori. Gli incontri, previ contatti telefonici intercorsi anche nei giorni precedenti, avvenivano nei pressi di un esercizio pubblico di Novellara ove, dopo aver pattuito il prezzo, l’acquirente veniva invitato a prelevare lo stupefacente che era stato nascosto ai piedi di un albero. In particolare l’acquirente, che non conosceva il luogo, veniva indirizzato sul momento nel punto ove la droga era nascosta attraverso una telefonata, in modo che alla vista di occhi indiscreti la cessione potesse essere facilmente celata.

La scena si è ripresentata a pieno ieri mattina, ma questa volta gli “occhi indiscreti” erano quelli dei Carabinieri. Appena avvenuto lo scambio i militari della Stazione di Novellara sono interventi fermando due stranieri, poi identificati per un 37enne del luogo ed un 25enne senza fissa dimora, entrambi di origini marocchine, i quali dal successivo controllo sono risultati essere in possesso di una decina di dosi di stupefacente, tra eroina e hashish, custoditi un uno zaino, oltre a quasi 200 euro in contanti ritenuti dagli inquirenti provento dell’attività di spaccio.

In particolare i Carabinieri hanno potuto accertare che il 25enne aveva prelevato, su indicazione telefonica dell’altro marocchino, parte dello stupefacente occultato per terra, che poi aveva riposto all’interno del suo zaino dove ne custodiva dell’altro pronto per essere smerciato nonché che l’hashish, per un migliore occultamento, veniva incollato sul retro del quadrante di un orologio da polso.

Attesa la flagranza di reato i due uomini sono stati quindi accompagnati in Caserma ove, dopo aver proceduto al sequestro dello stupefacente e del denaro, una volta ultimate le formalità di rito sono stati dichiarati in arresto e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggiana in attesa del giudizio direttissimo.
















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