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Sanità, la Giornata nazionale del sollievo, edizione 2016 del premio “Gerbèra d’oro”: menzione speciale per l’Emilia-Romagna

L’impegno, l’innovazione e l’efficacia nel ridurre la sofferenza e alleviare il dolore. Tanto più quando la medicina non consente la guarigione. Tutto questo è valso una “menzione speciale” a un progetto proveniente dalla Regione Emilia-Romagna, promosso dalla Rete delle Cure Palliative dell’Ausl di Bologna, in occasione del premio “Gerbèra d’oro” edizione 2016. La cerimonia di conferimento stamani, a Roma, al ministero della Salute.

E’ dal 2006 che la Fondazione “Gigi Ghirotti” e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, all’interno delle iniziative per la Giornata nazionale del sollievo (quest’anno si celebra domenica 29 maggio), conferiscono il premio a una struttura sanitaria che si è distinta nell’affrancamento dal dolore inutile, nell’impiego delle terapie più avanzate e nell’umanizzazione delle cure. All’edizione 2016 della “Gerbera d’oro” hanno partecipato 42 progetti (tutte le relative schede sono consultabili sul sito www.regioni.it, nella sezione sanità). Oltre al premio, assegnato quest’anno alla Regione Puglia, la Commissione ha poi attribuito “menzioni speciali” ad altri tre progetti, tra cui uno proveniente dalla Regione Emilia-Romagna, e promosso dalla Rete delle Cure Palliative dell’Ausl di Bologna. Un progetto relativo alle cure palliative precoci, che presenta una visione innovativa poiché integra nella Rete dell’area metropolitana di Bologna un sistema di 12 ambulatori, di cui 5 in collaborazione con il terzo settore (Ant e Fondazione Hospice Seràgnoli), per la presa in carico e la continuità della cura.

Quest’anno inoltre, per la prima volta, è stato proposto anche un focus su progetti di “minore dimensione”, ma comunque molto significativi. Nella sezione “Piccoli, ma belli” la Commissione della “Gerbèra d’oro” ha segnalato la Regione Emilia-Romagna con la struttura “Comitato Ospedale – Territorio Senza Dolore dell’Azienda Usl della Romagna, sede di Rimini” e il progetto “Tutti al cinema in sala operatoria”, dedicato ai piccoli pazienti oncoematologici e ai bambini che hanno subito interventi chirurgici o procedure dolorose. La visione di filmati – dal cartone animato alla partita di calcio della squadra del cuore – in sala operatoria attraverso un maxi-schermo si è dimostrata un metodo non farmacologico efficace per ridurre paura e ansia nei bambini che devono affrontare un intervento chirurgico o procedure invasive e dolorose.

Il progetto Cure palliative precoci e simultanee – Ausl di Bologna.
Il progetto dell’Ausl di Bologna presenta una visione innovativa, che integra nella Rete strutturata delle Cure Palliative dell’area metropolitana un sistema di 12 ambulatori, di cui 5 in collaborazione con il terzo settore, per la presa in carico e la continuità dell’assistenza nelle cure palliative precoci. Queste consentono l’accompagnamento graduale della persona e dei familiari nel difficile e complesso percorso di evoluzione della malattia prevedendo, oltre alla gestione personalizzata e globale di tutti i sintomi, una comunicazione onesta, eticamente corretta, con il paziente. Il progetto ha previsto, e poi realizzato, la centrale di coordinamento della Rete delle Cure Palliative Precoci all’Ospedale Bellaria. Questa struttura “convoglia” la domanda di presa in carico ambulatoriale per questo tipo di cure, e attiva la valutazione per individuare le modalità e la sede di cura più appropriati, coinvolgendo il caregiver e il professionista che effettua la segnalazione (medico di medicina generale e/o medico specialista). L’attività ambulatoriale, iniziata nel 2011, è arrivata a una completa sistematizzazione, con il supporto di un nuovo sistema informatizzato creato ad hoc. Con questo progetto sono stati presi in cura 520 pazienti e famiglie nel 2013, 862 nel 2014 e 883 nel 2015.

Altri cinque progetti della Regione Emilia-Romagna hanno partecipato all’edizione 2016 del premio “Gerbèra d’oro”, e precisamente il “Percorso di miglioramento nella gestione del dolore in neuroriabilitazione” del Montecatone Rehabilitation Institute, “Dammi un nome” del Centro Cure Palliative di Fidenza (in collaborazione con l’associazione dott. Bruno Mazzani onlus e la Cooperativa Aurora Domus), “La giornata internazionale sul dolore a Villa Verde” della Casa di Cura Villa Verde di Reggio Emilia, “L’integrazione della rete di cure palliative del Distretto Valli Taro e Ceno – Ausl di Parma nel tessuto sociale” dell’Hospice Valli Taro e Ceno, e la “Gestione multidisciplinare del paziente terminale in struttura residenziale” della Residenza Formigine Srl.

http://salute.regione.emilia-romagna.it/cura-del-dolore
















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