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Grazie alle segnalazioni dei cittadini, i militari di Sassuolo smantellano sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti

carabinieri_sassuoloA conclusione di una lunga ed articolata indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso Tribunale di Modena, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, nella serata di mercoledì hanno eseguito 2 della 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. nei confronti di tre cittadini di origine magrebina ed un italiano, appartenenti ad un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, avente base a Magreta di Formigine che riforniva le piazze del comprensorio Ceramico e di Modena.

Le indagini, scaturite a seguito di alcune segnalazioni di privati cittadini che notavano nei pressi di una scuola materna e di un centro sportivo di Magreta movimenti sospetti, sono state condotte dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sassuolo e della Stazione Carabinieri di Formigine e hanno consentito di smascherare un intensa attività di spaccio attuata da tre cittadini extra-comunitari di origine magrebina, coadiuvati da un cittadino italiano, il quale forniva loro la sua abitazione come base logistica, nonché le utenze telefoniche necessarie per perpetrare l’attività di spaccio. Tutte le utenze telefoniche erano intestate infatti all’italiano stante l’impossibilità degli stessi, privi di regolari documenti di identità, di attivare le schede a loro nome.

In posizione apicale un soggetto di nazionalità tunisina, conosciuto come l’appellativo “Lo Zio”: era lui che raccoglieva le ordinazioni, in alcuni casi provvedendo direttamente alla consegna, o in altri incaricando i  suoi collaboratori, a seconda della disponibilità e del tipo della sostanza richiesta.  L’organizzazione era in grado di fornire eroina, cocaina e hashish.

Nel corso delle indagini, condotta con ausilio mezzi tecnici uniti alla tradizionale attività investigativa di pedinamento e controllo, venivano arrestate in flagranza quattro persone, sorprese a spacciare, e segnalati alla Prefettura quali assuntori oltre 20 acquirenti.

Un tunisino 52enne e l’italiano 41enne sono i soggetti finiti in carcere, mentre sono tuttora in corso le ricerche degli altri due magrebini, un tunisino 25enne e un marocchino 36enne.
















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