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Un cittadino ci scrive circa i disagi che subiscono i familiari dei malati di Alzheimer

sociale-10Prendendo spunto dall’incontro programmato ieri sera presso il Centro di Quartiere del Parco Amico di Braida su Alzheimer ed altre forme di demenza, un cittadino sassolese ci inoltra questa lettera che pubblichiamo integralmente:

Ho letto e ho sentito che il giorno 10 Maggio 2016 a Sassuolo è stata fatta una riunione per far sapere che si interessano dei malati d’Alzheimer, ma nonostante siamo Cittadini di Sassuolo la nostra esperienza non è così!

Alla nostra famiglia e le famiglie che abbiamo avuto occasione di conoscere alle riunioni fatte per non togliere il servizio delle pause di sollievo, l’unica persona che si è interessata per non toglierci il servizio è stato il Consigliere Luca Barbolini della Lista Civica di Maranello. Dopo il mio articolo sul Resto del Carlino, avendo avuto anche lui in passato problemi, anche se non d’Alzheimer, in famiglia, è uscito subito in nostro aiuto e in aiuto alle famiglie che stavano avendo il nostro stesso problema.

Ci siamo rivolti all’Associazione fondata per i malati d’Alzheimer e per le forme di demenza ma non si sa il perché non hanno saputo difenderci, dicendoci solo di lasciare fare a loro, finchè  – anche volendo pagare-  il servizio c’è stato tolto dando la colpa all’Isee! L’Associazione malati d’Alzheimer e per le forme di demenza non si è fatta sentire, manco per dirci che c’è stato tolto il servizio. Di mio padre posso dire che non si sono mai interessati, non ho mai ricevuto una telefonata da loro per sentire almeno se mio padre è ancora vivo o se è morto! E’ passato quasi un anno ma a casa mia non è arrivata, sottolineo, neanche una telefonata dai responsabili dell’Associazione malati dall’Alzheimer e di varie demenze di Sassuolo. E su questo non possono smentirci, perché posso benissimo  farmi dare i tabulati dalla mia compagnia telefonica e dimostrare a chiunque sia interessato e voglia verificare se quello che dico è vero, se risulta anche una sola telefonata!

Ho scritto queste righe perché sono stanco di leggere articoli in cui si dice che ci si interessa dei malati che soffrono tanto a causa di questa malattia e dei loro famigliari che devono farsi carico solo sulle proprie spalle di questo problema; di sentirsi dire che si è aiutati, quando non è così!! Si non è così almeno per la mia famiglia e per le famiglie che ho avuto occasione di conoscere a causa di questo problema.

La nostra famiglia, quando c’è stato tolto il servizio delle pause sollievo, è stata abbandonata completamente, neanche un saluto, un’azione buona e mai un pensiero. Si, siamo stati dimenticati e lasciati a noi stessi! Bisogna chiarire e far sapere alla gente che convive con questo problema se l’Associazione Alzheimer e per le varie demenze pensa solo alle persone autosufficienti e non ai malati più gravi? Perché se è così capisco perché non abbiamo avuto neanche una telefonata per sapere se è ancora vivo mio padre?

Vi dico questo perché vorrei che mi rispondessero per sapere una volta per tutte se: ”l’Associazione malati d’Alzheimer è per tutti i malati d’Alzheimer o se c’è l’esclusiva e si interessano solo di quelli che sono all’inizio della malattia?” Suggerisco e consiglio con tutto rispetto alla Signora  Relatrice la Dott.ssa Barbara Manni, se realmente vuole fare qualcosa per aiutare i malati d’Alzheimer, di farsi dare tutti  i contatti e i nomi e cognomi delle famiglie dall’Associazione malati d’Alzheimer e di varie demenze che hanno questo problema, per sapere come sono messe dopo aver perso il servizio delle pause sollievo, così saprà l’aiuto e le telefonate che hanno ricevuto dopo aver perso il servizio! Mi dispiace dover dire e scrivere queste cose che fanno male, soprattutto a chi le sta vivendo ma, credo, bisogna avere il coraggio di migliorare e cambiare la situazione, poi si potrà veramente parlare d’Alzheimer e d’aiuti per i malati e per le famiglie che convivono tutti i giorni con questo problema.

I miei più senti saluti e ringraziamenti.

Scusatemi per lo sfogo.

Alessandro Rocchi

 

 
















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