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Firmano un protocollo per il monitoraggio sperimentale della sismicità nel sito di stoccaggio di Minerbio

Il Direttore Generale per la Sicurezza delle attività minerarie ed energetiche del Ministero dello sviluppo economico, Franco Terlizzese, l’Assessore alle Politiche Ambientali della Regione Emilia Romagna, Paola Gazzolo, e l’Amministratore Delegato di Stogit, Paolo Bacchetta, alla presenza del sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti, hanno firmato oggi un importante protocollo operativo per l’avvio di un’attività di sperimentazione volta al monitoraggio della sismicità presso il sito di stoccaggio Stogit, a  Minerbio, in provincia di Bologna.

In particolare, il protocollo è finalizzato ad applicare, in via sperimentale per almeno un anno, gli indirizzi e le linee guida per le operazioni di monitoraggio del suolo e del sottosuolo, elaborati da un Gruppo multi-disciplinare di esperti provenienti da enti di ricerca, Protezione Civile ed università, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. Il Protocollo prevede la costituzione di un comitato formato dagli enti interessati, che ha la facoltà di invitare durante lo svolgimento delle proprie attività un rappresentante tecnico del Comune.

L’iniziativa dà seguito alle raccomandazioni della Commissione ICHESE di approfondire dal punto di vista tecnico-scientifico, attraverso reti di monitoraggio ad alta tecnologia, la conoscenza dei fenomeni microsismici nell’ambito delle attività minerarie. In quest’ottica, la sperimentazione intende fornire un importante contributo sul tema, con l’intento di rendere sempre più completi ed esaustivi gli studi effettuati e la documentazione raccolta in materia. L’intesa raggiunta si propone inoltre di fornire gli elementi necessari per un eventuale aggiornamento delle linee guida (ILG).

Il sito di Minerbio è dotato già da tempo di strutture specifiche per il monitoraggio della microsismicità, tra cui una rete di sensori che sarà ulteriormente estesa e consentirà di disporre di un significativo database di rilevazioni per un’analisi ancora più accurata.

Le informazioni acquisite nel database saranno gestite ed elaborate dall’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, appositamente designato dal Ministero dello sviluppo economico.

Questo accordo ribadisce, in un’ottica di piena trasparenza, l’attenzione alla tutela ambientale e al dialogo con il territorio da parte degli enti firmatari, evidenziando l’impegno ad approfondire le conoscenze del sottosuolo, in linea con una strategia condivisa volta a garantire la sicurezza energetica del Paese.

 
















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