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Sicurezza a Cavezzo e incentivi volti all’installazione di dispositivi d’allarme

videosorveglianzaAnche l’amministrazione comunale di Cavezzo ha aderito, e finanziato, il ‘Fondo per la Sicurezza’, assieme alla Camera di Commercio, al Comune di Modena e ad altri 28 Comuni del territorio. Si tratta dei contributi, a fondo perduto, per l’installazione di sistemi di sicurezza. Priorità agli impianti antirapina collegati in video con le forze dell’ordine.

Il vice sindaco Flavio Lodi spiega: “Da sempre, la nostra amministrazione di centro sinistra, è sensibile alla tematica della sicurezza; in coerenza, ha cercato di fronteggiare le richieste del territorio. In passato, non era stato possibile per le ristrettezze di bilancio. Alla luce del cambiamento delle priorità, e come segnale di svolta, pur considerando le situazioni di bilancio non semplici, grazie ai contenimenti di spesa, il Comune ha deciso di partecipare al fondo per la sicurezza della Camera di Commercio. Costituendo – termina il vice sindaco di Cavezzo – un capitolo apposito, e integrando il fondo con una piccola compartecipazione, 1000 €. Che appare in linea con le richieste, e che è un ulteriore segnale di attenzione, di vicinanza, alle attività produttive e commerciali”.

Il fondo è rivolto alle imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della microcriminalità. Sono ammissibili al contributo le spese di acquisto e d’installazione, al netto dell’I.V.A., di questi sistemi di sicurezza: video allarme antirapina, conformi ai requisiti previsti dal Protocollo d’Intesa del 14 luglio 2009, rinnovato il 12 novembre 2013, collegati in video alla questura e ai carabinieri; videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni; sistemi passivi, come casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento, sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro.

L’intervento è retroattivo per le spese sostenute a partire dal 4 ottobre 2015. Le risorse camerali a disposizione sono pari a 90 mila €. Il contributo camerale è rivolto alle piccole imprese con meno di 50 addetti esercenti attività economiche aperte al pubblico, in posto fisso, con consistente flusso di valori e moneta, appartenenti soprattutto al commercio, alla produzione artigianale, all’agroalimentare e alla produzione agricola. La Camera di Commercio gestisce il fondo per conto degli altri enti promotori.

Le imprese richiedenti il contributo ricevono la comunicazione di concessione, di diniego o di ammissione con riserva all’indirizzo di posta elettronica certificata (P.E.C.) indicato nella domanda, entro 30 giorni dalla data di adozione dell’atto dirigenziale.

Le imprese beneficiarie dovranno presentare la rendicontazione entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione esclusivamente con modalità telematica e firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato.
















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