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Sassuolo: resoconto consiglio comunale del 28 aprile 2016

consiglio_comunale_sassuolo_042016Questi i punti relativi alle restanti tre Interrogazioni presentate e discusse  nell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale:

Interrogazione di Claudia Severi (Forza Italia) sull’ordinanza Dehors in Centro Storico e quali azioni ha posto in essere l’Amministrazione comunale per sostenere gli esercenti obbligati a nuove procedure per l’autorizzazione

In questa interrogazione, presentata dalla Consigliere e Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi, la proponente ha chiesto ragione all’Amministrazione comunale sulle nuove procedure a cui sono chiamati ad attivarsi gli esercenti in merito ai Dehors ed in particolare:

Quanti e quali sono le strutture oggetto di ordinanza per la remissione in pristino delle strutture di aree oggetto del vincolo della Soprintendenza.

Quali azioni abbia posto in essere al fine di sostenere gli esercenti nella gestione dell’iter di autorizzazione della Soprintendenza per le strutture di loro competenza:

Se rispetto alle strutture esistenti sottoposte a procedura di rimessa in pristino abbia ricevuto informazione rispetto a rinunce da parte di esercenti:

Quante sono le procedure avviate fino ad ora per la rimessa in pristino delle strutture e finalizzate all’autorizzazione da parte della soprintendenza.

Ha così’ risposto ai quesiti presentati nell’interrogazione, l’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Andrea Lombardi che,  In riferimento all’interrogazione di cui all’oggetto ha così precisato:

Le strutture dehors ricadenti in zone tutelate e rilevate risultano n.14 di cui n.6 collocate in Piazza Garibaldi.

E’ poi stato fornito alla richiedente l’elenco dei procedimenti in corso e conclusi omettendo i nomi e l’ubicazione per opportuni motivi di tutela della privacy:

Nel mese di febbraio l’amministrazione ha provveduto ad organizzare un incontro pubblico con gli esercenti interessati nel corso del quale sono state descritte le tematiche relative alle procedure autorizzative per le strutture ricadenti in aree tutelate e le tempistiche per l’ottenimento delle autorizzazioni fornendo indicazioni in merito alla procedura da seguire ed agli Enti di riferimento.

Nel contempo – ha ricordato Lombardi –  si è provveduto ad incontrare i vertici della Soprintendenza al fine di accelerare l’iter per il rilascio delle Autorizzazioni in oggetto ed a fornire un costante supporto tecnico – informativo agli esercenti per la presentazione delle richieste alla Soprintendenza.

Agli uffici della Sassuolo Gestioni Patrimoniali non risultano pervenute rinunce da parte degli esercenti.

Le n.14 procedure avviate hanno avuto il seguente esito:

n.6 strutture in piazza Garibaldi sono state autorizzate dalla Soprintendenza;

n.3 strutture in area a vincolo paesaggistico hanno presentato richiesta per l’ottenimento dell’autorizzazione o della  sanatoria paesaggistica;

n.3 strutture sono state rimosse spontaneamente

n.1 struttura è stata rimossa coattivamente

n.1 struttura è oggetto di ordinanza di demolizione n.45/2016

La Consigliere Claudia Severi si è dichiarata insoddisfatta della risposta ricevuta in merito dall’Assessore, sottolineando come a suo giudizio , i dati in suo possesso differiscano da quelli presentati e riservandosi inoltre di leggere e verificare il materiale scritto consegnatole.

Interrogazione di G. Venturelli (PD) inerente i cassonetti dei rifiuti indifferenziati

In questa interrogazione, il consigliere comunale G. Venturelli, ha chiesto chiarimenti specifici sulle nuove attività di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti indifferenziati sul territorio comunale, la loro dislocazione ed uil sistema dei controlli.

In particolare il consigliere ha chiesto chiarimenti sui nuovi cassonetti posizionati, chiedendo spiegazioni sull’assenza di quelli dotati anche del sistema a pedaliera,  Più accessibili ed idonei ad una larga fetta di utenza, tra cui persone anziane o con mobilità più ridotta..

Ha così’ risposto ai quesiti presentati nell’interrogazione, l’Assessore  all’Ambiente, Sonia Pistoni, precisando quanto segue:

L’Amministrazione Comunale ha avviato un progetto di riorganizzazione del servizio stradale di raccolta dei rifiuti, con l’obiettivo di implementare e favorire la raccolta differenziata come previsto dalla normativa di riferimento in materia. In particolare il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti dei rifiuti pone come obiettivo il raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata pari al 73 %.

Il progetto prevede, laddove ve ne sia la possibilità, l’eliminazione dei cassonetti singoli e la creazione di isole di base complete (IEB), atte ad agevolare il conferimento in modo differenziato dei rifiuti da parte delle utenze. Inoltre i contenitori per plastica/lattine e carta/cartone hanno coperchi senza feritoie, ad apertura totale con pedaliera, mentre quelli dedicati ai rifiuti indifferenziati, che a valle di una corretta raccolta differenziata costituiscono una parte residuale dei rifiuti urbani, sono dotati di apposite bocche di conferimento, che consentono l’introduzione solo di piccoli quantitativi di materiale.

Il progetto è attuato gradualmente, quartiere per quartiere, e prevede diverse fasi di attuazione:

·         proposta del Gestore di creazione delle IEB, basata sullo stato di fatto e sulle esigenze del territorio (numero di utenze, tipologie di utenze, distanze delle utenze dalle isole);

·         verifica sul campo da parte dell’ufficio ambiente del Comune, in collaborazione con il Gestore, al fine di verificare la fattibilità della collocazione delle IEB;

·         informazione alla cittadinanza (avvisi in corrispondenza dei cassonetti, volantino informativo alle utenze, comunicati stampa, ecc.);

·         attuazione del progetto mediante la riorganizzazione vera e propria;

·         verifiche ed eventuali modifiche puntuali sulla base di segnalazioni o problematiche specifiche.

Ad oggi devono ancora essere riorganizzati i quartieri Collegio Vecchio, Braida Vecchia e la frazione di San Michele, il cui coinvolgimento è previsto comunque entro l’anno.

Le realtà e le esigenze del territorio comunale però sono molteplici, pertanto in alcune situazioni (es. presenza di numerosi esercizi commerciali o attività artigianali, principali vie di comunicazione quali via Radici in Piano e Circonvallazione) è mantenuta la pedaliera anche per il cassonetto dell’indifferenziato, onde evitare che comportamenti non corretti determino la contaminazione delle matrici differenziate. Inoltre a causa dell’assenza di spazi urbani idonei non sempre è possibile realizzare IEB complete e quindi si cerca di individuare soluzioni alternative ottimali atte a garantire comunque all’utenza la disponibilità di tutte le frazioni di rifiuti entro un raggio massimo di circa 200 m.

Il progetto, come prospettato dal Gestore, ha sostanzialmente un costo nullo in quanto i maggiori oneri dovrebbero trovare copertura nell’aumento e relativa valorizzazione della raccolta differenziata nonché nella riduzione dei rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento.

Indicativamente il numero dei cassonetti interessati è il seguente:

RIEPILOGO rsu ind carta plastica vetro Potatura totale
Stato di fatto (2014) 590 255 200 194 249 1.488
Progetto 436 363 338 197 222 1.556
Differenza -154 108 138 3 -27 68

 

I controlli, – ha ricordato l’ASSESSORE Pistoni – sono in capo al Gestore del servizio rifiuti e alla Polizia Municipale. Nello specifico per la parte che compete la Polizia Municipale si riferisce  che i controlli sugli abbandoni dei rifiuti sono perseguiti prioritariamente dalla Polizia Municipale, alla cui vigilanza concorrono le Forze di Polizia dello Stato e le Associazioni di Volontariato eco-ambientale i cui associati abbiano la qualifica di Guardie particolari giurate e siano state nominate Guardie ecologiche volontarie dalla Provincia.

Per gli aspetti sanzionatori occorre fare riferimento all’ex Regolamento ATO4 del SGRU, ma attualmente è in fase di definizione un nuovo regolamento, a cura di ATERSIR, che uniformerà a livello regionale tipologia ed importi delle sanzioni.

Il Consigliere Venturelli si è detto soddisfatto dell’articolata risposta ricevuta che ha di fatto delineato la nuova strategia di riposizionamento degli stessi..

Si è però riservato di leggere il documento fornitogli, per verificare se sia presente la specifica risposta al quesito sui nuovi cassonetti.

Interrogazione di Claudia Severi (Forza Italia) in  merito alla gestione del Piano di accoglienza migranti denominato “Mare Nostrum” relativamente alla gestione del Piano di accoglienza migranti nel Comune di Sassuolo.

Claudia Severi, sottolineando il contesto in cui, in questo periodo, il costante aumento dei flussi migratori provenienti dalla Libia, stia incrementando, di fatto, una vera e propria emergenza, non solo nella gestione dell’accoglienza, ma anche sul fronte sanitario, oltreché di ordine pubblico e sicurezza e che si riflette ovviamente, anche nei territori, i cui richiedenti asilo vengono dirottati, tra cui Sassuolo

Chiedendo inoltre risposte specifche, all’Amminisitrazione, su questi argomenti:

– quanti, fino ad ora sono sono stati i richiedenti asilo o profughi, inseriti nel progetto di protezione ed accoglienza legato alle operazioni Triton e Mare Nostrum accolti nel territorio del Comune ?

– se il numero dei richiedenti asilo sia cambiato e con quali dinamiche ?

-a quanti dei soggetti accolti nel Comune di Sassuolo sia stato riconosciuto lo status di profugo e/o rifugiato dopo il periodo di permanenza ?

–  Quanti sono  quelli ospitati nel Comune di Sassuolo ?

– Come sono stati selezionati i soggetti privati titolari degli alloggi destinati all’accoglienza dei richiedenti asilo ?

–  Come sono distribuiti gli stessi e con quali criteri ?

– se sia  a conoscenza della destinazione dei soggetti usciti dal programma di protezione alla scadenza dei termini previsti ed eventuali casi di permanenza sul territorio comunale ?

– Se sia stata prevista o calcolata una soglia massima numerica realtiva ai richiedenti asilo che Sassuolo può accogliere o meno ?

L’Assessore ai Servizi Sociali, Antonella Vivi, prima di entrare nel merito delle risposte fornite all’interrogazione, ha voluto quindi precisare:

“ In tema di competenze, la gestione del Piano di accoglienza migranti denominato “Mare Nostrum” è affidato direttamente dal Ministero dell’Interno alle Prefetture che provvedono all’ accoglienza dei migranti, assegnati alle stesse nell’ambito di una ripartizione regionale e quindi provinciale, attraverso  l’affidamento della loro gestione a soggetti terzi selezionati mediante  gara pubblica.

Sul territorio della provincia di Modena, la Prefettura  ha affidato tramite gara ad evidenza pubblica la gestione dell’accoglienza a due cooperative sociali (la Cooperativa Caleidos di Modena e la cooperativa L’Angolo sempre di Modena), inoltre è in previsione una ulteriore gara per raggiungere la capienza massima di ospiti accoglibili sul territorio della provincia di Modena a 1036 migranti, numero stimato sulla base delle previsioni di flussi predisposte dal Ministero degli Interni. Alla data del 22 aprile scorso i migranti accolti in provincia di Modena erano 788 (dei quali 729 affidati alla cooperativa Caleidos e 59 alla cooperativa l’Angolo).

La stessa Prefettura, insieme alla Provincia, ha promosso dall’inizio  dell’emergenza (primavera  2014) un Tavolo di coordinamento provinciale al quale partecipano i referenti di Prefettura, Questura, Azienda Usl , Unioni e Comuni (tecnici  e politici), congiuntamente  agli stessi  referenti delle cooperative incaricate, che quotidianamente aggiornano  i componenti del Tavolo degli arrivi e delle collocazioni dei migranti. All’interno del piano di accoglienza “Mare Nostrum”, il ruolo degli Enti locali nella gestione dei migranti non è  diretto (come lo è stato per l’Emergenza Nord Africa), ma di collaborazione  e monitoraggio. Con propria  Deliberazione n. 14 del 2/04/2014  avente per oggetto “Piano straordinario di distribuzione e di accoglienza migranti: atto di indirizzo”, la Giunta dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico ha assunto in capo all’Unione stessa il ruolo di “referente unico per il territorio dei Comuni del distretto , sia nei confronti di interlocutori dello Stato centrale (Ministero dell’Interno, Prefettura, Questura, ecc.) sia nei rapporti con i soggetti terzi incaricati dalla Prefettura dell’accoglienza e dell’ospitalità dei migranti”.

Il numero dei richiedenti asilo è aumentato dal 2014 e precisamente: da 21 beneficiari nel 2014,  i presenti oggi sono 54, (di cui 4 in uscita) alcuni che hanno sostituito i beneficiari che hanno concluso l’iter e altri che si sono aggiunti sula base delle nuove ripartizioni elaborate dalle Prefetture.

La ricerca degli appartamenti avviene direttamente da parte della Cooperativa Caleidos (che sta gestendo l’ospitalità migranti sul nostro distretto)  in prevalenza sul libero mercato con contratti con  regolari contratti di locazione stipulati dalla cooperativa con i singoli proprietari.

Rispetto al totale di migranti accolti fino ad ora nel comune di Sassuolo a 24, è già stata comunicata la decisione della Commissione da cui risulta che a 23 beneficiari è stata riconosciuta la protezione umanitaria (permesso di soggiorno di validità di 2 anni) mentre solo ad uno è stato notificato il diniego (per il quale   ha presentato ricorso ai sensi della normativa vigente).

Una volta ricevuto il permesso di soggiorno la maggioranza dei migranti si è allontanata dal territorio. Da quanto hanno riferito  al momento dell’uscita, molti hanno scelto di raggiungere parenti o amici in altri Paesi Europei mentre una piccola parte di raggiungere parenti e /o conoscenti in altre regioni italiane. Non risultano ad oggi permanenze sul territorio del comune di Sassuolo.

Come risulta dalle informazioni contenute nei punti precedenti,  non risultano situazioni di migranti presenti sul territorio  del comune di Sassuolo a cui non sia stata riconosciuta – in via definitiva –  la protezione umanitaria (permesso di soggiorno di validità di due anni).

Dai controlli effettuati dalla Polizia Municipale non risulta la presenza sul territorio comunale di soggetti usciti dai programmi di protezione e di accoglienza non in possesso di regolari documenti per il soggiorno.

Relativamente alle recenti notizie apparse sulla stampa, posso affermare che le persone coinvolte nell’episodio di sabato 23 aprile (identificate dalle forze dell’ordine) non  rientravano tra i migranti appartenenti all’emergenza umanitaria “Mare Nostrum”.

Il criterio con il quale i migranti assegnati dalla Prefettura di Modena al territorio dell’Unione vengono poi ripartiti sui singoli Comuni, dipende in primo luogo dalle disponibilità di alloggi  che la Coop. Caleidos, affidataria della gestione dell’accoglienza, riesce a recuperare sul libero mercato. Di fronte alle difficoltà riscontrate  dalla Coop Caleidos nel reperire alloggi su alcuni territori (es. comuni montani, Maranello, Fiorano), in tutte le sedi  politiche e istituzionali  quali Giunta dell’Unione e Tavolo di Coordinamento provinciale in Prefettura sono state  più volte sollecitato tutte le Amministrazioni a farsi direttamente carico dell’individuazione di soluzione alloggiative,  in collaborazione con Caleidos, al fine di garantire  una ripartizione dei migranti proporzionale alla popolazione residente, secondo il medesimo principio con il quale avviene la distribuzione sul territorio nazionale e regionale.

Il Tavolo di Coordinamento provinciale istituito presso la prefettura di Modena assicura un costante confronto e monitoraggio della situazione di accoglienza di migranti sul territorio. Inoltre ogni comune riceve  quotidianamente dati di aggiornamento sul numero e collocazione dei migranti ospitati sul proprio territorio comunale nonché informazione sulle eventuali nuove individuazioni di appartamenti e strutture per l’accoglienza.

Ritengo pertanto che la partecipazione costante a tale Tavolo garantisca ai singoli comuni, e quindi anche al Comune di Sassuolo, piena e completa informazione sull’andamento dell’ospitalità a livello provinciale.

Inoltre sia come comune di Sassuolo che come Unione sono garantiti contatti e aggiornamenti costanti con la Cooperativa Caleidos incaricata dalla Prefettura dell’ospitalità sul nostro territorio. In tema di distribuzione dei costi, ricordiamo che alla Cooperativa Caleidos,  la Prefettura corrisponde direttamente una quota giornaliera (pari a 32,50 euro a migrante) con la quale deve coprire tutte le spese riguardanti le soluzioni alloggiative, (alberghi, appartamenti, alimentazione, utenze, spese accessorie, arredi), il personale (oltre 20 operatori più una decina di mediatori), i costi accessori (es. rimborsi carburanti/trasporti), altri costi (contributi ai beneficiari, spese mediche se non coperte da SSR, libri di testo, ausili per eventuali attività di volontariato, spese per documenti, ecc.).

Questi contributi –ha specificato l’Assessore – riprendono indicativamente quelli previsti nelle linee guida dei progetti d’accoglienza SPRAR – acronimo per “Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati”, che opera per il Ministero dell’Interno- alle quali la Convenzione della Prefettura fa riferimento per diversi aspetti. In tema di costi economici, ribadiamo nuovamente che non vi è assolutamente alcun tipo di spesa o impegno economico a carico dell’Amministrazione comunale.

Claudia Severi, dopo aver ascoltato la relazione e le risposte dell’Assessore Vivi, si è dichiarata insoddisfatta delle risposte ricevute in merito, in particolare perché i dati forniti dall’Amministrazione differiscono da altri raccolti e a sua conoscenza.

La stessa ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un sempre maggior controllo sulle dinamiche complessive dell’accoglienza-profughi, in ottemperanza al principio di trasparenza della spesa-pubblica, dei controlli sul territorio, in un settore delicato e particolare come questo preso in esame.

(resoconto a cura dell’ufficio stampa del Comune di Sassuolo)
















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