Dov’è la tua terra straniera? si chiede ‘Ihsane e il paese di papà’, un documentario prodotto dal centro interculturale Mondinsieme, in collaborazione col Comune di Reggio Emilia, e diretto da Nicoletta Manzini, che viene proiettato mercoledì 6 aprile al cinema Rosebud di Reggio Emilia al mattino per le scuole superiori e alle 21 per tutti (ingresso 5 euro, ridotto 4 euro). Al termine della visione delle 21, la regista Nicoletta Manzini e la protagonista, Ihsane, saranno presenti in sala per dialogare con il pubblico.
‘Ihsane e il paese di papà’ racconta la storia per immagini e parole di una ragazza di 22 anni alla ricerca della propria identità, tra Italia e Marocco.
Il documentario fa parte della rassegna Primavera senza razzismo. Arti-Culture-Dialoghi, tre mesi di iniziative dell’Amministrazione comunale per promuovere il confronto tra culture diverse contro pregiudizi e discriminazioni’.
“Quella di Ishane rappresenta la storia di tanti ‘nativi interculturali’ — ha detto Serena Foracchia, assessora a Città internazionale e interculturale — giovani italiani che sono portatori di due culture: quella italiana e quella del Paese di origine. Un racconto che non riguarda soltanto Reggio Emilia, ma che parla a tutte le città italiane che in questi anni stanno affrontando la sfida di una comunità interculturale”
Ihsane è una ragazza di 22 anni, nata in Marocco e cresciuta in Italia, che interpella se stessa e il suo essere ponte tra due culture. Insegna cultura islamica ai bambini della comunità araba nati in Italia, porta il velo, studia Giurisprudenza all’università e canta musica rap in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. Accompagnata dai genitori e dalla troupe di Mondinsieme, Ihsane ha attraversato Al-Maghribiya, il Paese dell’occidente, da est a ovest. Nelle campagne berbere intorno a Marrakesh, dall’oceano di Essaouira al deserto di Zagora, partendo dal borgo di Canossa dove vive ed è crescuita, Ihsane si racconta, in quanto figlia di due paesi, e portatrice di una cultura già plasmata nella diversità.
L’appuntamento reggiano, che rientra nella rassegna ‘Doc In Tour’, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e da Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai), sarà poi proiettato in altre sette sale della regione: Edison di Parma e Truffaut di Modena (24 marzo), Capitol di Fiorenzuola d’Arda (5 aprile), Nuovo Jolly 2 di Piacenza (6 aprile), Le Grazie di Bobbio (7 aprile), Italia di Soliera (13 aprile), Boldini di Ferrara (27 aprile). È stato scelto, inoltre, per partecipare al 26° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che si tiene a Milano dal 4 al 10 aprile, all’interno del concorso ‘Extr’a/Il razzismo è una brutta storia’, che raccoglie una selezione speciale di film, fiction e documentari realizzati da registi italiani, girati nei tre continenti del festival o su temi relativi all’immigrazione in Italia.
