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Romeo+Giulietta: venerdì 1 aprile a Carpi la tragedia dell’amore ambientata negli anni ’90

Romeo-GiuliettaA Verona Beach, negli anni ’90, tra Romeo e Giulietta, rampolli rispettivamente dei Montecchi e i Capuleti, due ambiziose famiglie di magnati industriali rivali, sboccia l’amore.

Da sempre quello ambientato nella città scaligera è il dramma shakespeariano è il più seguito ed eseguito. Ha fornito il pretesto per una grande quantità di libretti per musica, per musiche di scena e balletti. È stato trasposto più volte al cinema: a partire dalla parafrasi di George Méliès, passando per la versione di Ernst Lubitsch e quella americana di George Cukor, fino a lambire le spiagge della Verona postmoderna di Romeo+Giulietta di Baz Luhrmann, che sarà proiettato, con la presentazione di Alessandro Della Casa di Cinema del Carbone, a Carpi, in Auditorium Loria, venerdì 1 aprile alle ore 21, terzo appuntamento della rassegna Lo spettacolo delle passioni, promossa da Comune di Carpi e Biblioteca Loria in collaborazione con Carpi effetto cinema e il circolo cinematografico Cinema del carbone.

Attratto dalla potenza del dramma di Shakespeare, il regista australiano ne ha proposto una versione inedita, un adattamento originale, un’interpretazione folgorante. Trasferendo la vicenda dei due amanti in una metropoli (post)moderna, che potrebbe trovarsi in Florida come in California, Luhrmann inserisce Romeo e la sua Giulietta tra due bande che praticano rap e anfetamine e il cui odio non può essere placato.

La pellicola riesce a mettere in scena bande rivali, conflitti sociali e tensioni interetniche, pur senza essere un semplice adattamento della storia, bensì una traduzione fedele al testo ‘The Tragedy of Romeo and Juliet’. È prodigiosa la facilità con cui il film accosta immagini trash e gusto camp, musica pop-rock-rap e iconografia pulp, melassa sentimentale e versi giambici e poetici. La contrapposizione è d’altra parte la cifra con cui è costruito il film: Capulet e Montague, amore e odio, alto e basso, bianco e nero, vita e morte, omosessualità ed eterosessualità, acqua e fuoco. Luhrmann riaccende un amore che come il suo cinema non trova limiti all’eccesso.

 
















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