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Giovedì per la rassegna “Non si vede bene che con il cuore”: Il sole dentro

IlSoleDentro2Torna giovedì prossimo, 17 marzo, a partire dalle ore 20,45 presso la Biblioteca Cionini, “Non si vede bene che con il cuore”: la rassegna cinematografica che promuove l’incontro tra le persone e le associazioni che si prendono cura della città. Protagonista, giovedì sera, sarà l’Associazione “Quelli per l’Amref” che propone la proizione del film “Il sole dentro” di Paolo Bianchini, con Angela Finocchiaro, Giobbe Covatta e Francesco Salvi.

E’ un lungo viaggio quello di Yaguine e Fodè raccontata ne “Il sole dentro”, due adolescenti guineani che hanno scritto – a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani – una lettera indirizzata “Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa”. Nella lettera, i due ragazzi chiedono aiuto per avere scuole, cibo, cure, “… come i vostri figli che voi amate come la vita…”.Con la lettera in tasca i ragazzi si nascondono nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles ed inizia così il loro straordinario viaggio della speranza, che si incrocia con il racconto di un altro viaggio, questa volta dall’Europa all’Africa, avvenuto dieci anni dopo, fatto da altri due adolescenti ed un pallone. Thabo che ha tredici anni, viene da N’Dola, un villaggio africano del Sud del mondo – non sa altro – ed è lì che cerca di tornare , accompagnato dal suo amico Rocco, quattordici anni, di Bari, Sud di quell’Europa piena di contraddizioni, che attira e respinge i popoli del sud del mondo, con questo moto così simile alle onde del mare che ci unisce e divide. Tutti e due i ragazzi sono vittime del mercato di bambini calciatori, sorta di mercato della carne, dal quale sono fuggiti. Fuggiti da un mondo all’apparenza dorato ma al quale loro sentono fortissimamente di preferire il ritorno.

A volte il cinema riesce a cogliere quanto la realtà si riveli superiore a qualsiasi immaginazione. La vicenda di Yaguine e Fodè è accaduta realmente ed ha costituito l’innesco per questo film che è stato girato nelle location reali, utilizzando in Africa (caso più unico che raro) maestranze locali. Paolo Bianchini, ambasciatore UNICEF realizza un film (con l’adesione non solo professionale di Angela Finocchiaro, Francesco Salvi e Giobbe Covatta nonché dell’irrefrenabile Diego Bianchi) che andrebbe proiettato in tutte le scuole, non per commuovere (non è questo l’obiettivo) ma per far riflettere le nostre generazioni, talvolta preda delle sirene del consumismo, su ciò che conta veramente. Grazie a dei giovani protagonisti scelti per la sincerità dei loro sguardi Bianchini ci mostra due ‘cammini della speranza’ che hanno mete opposte. Se Yaguine e Fodé ripongono le loro aspettative in un’Europa all’epoca non ancora in crisi economica profonda, Thabo e Rocco fuggono proprio da chi in quell’Europa ha messo il profitto al di sopra di qualsiasi rapporto umano. Neppure i minori si salvano dalla mercificazione e allora forse l’Africa può diventare, nella sua parte più sana e vitale, il luogo in cui ricostruire una dimensione di comunità che l’Occidente rischia di smarrire. Un luogo in cui, come afferma Thabo, si hanno tanti fratelli e se ne ricorda il nome.

Associazione “Quelli per l’AMREF”

Associazione nata nel 2002, su iniziativa di un gruppo di dipendenti del Comune di Sassuolo, desideroso di metter un po’ del proprio tempo a disposizione del prossimo, per fare qualcosa di tangibile e utile a favore delle persone svantaggiate.. Tutto ebbe inizio con un “piccolo” obiettivo: promuovere la realizzazione di un pozzo per l’Africa. Ad oggi AMREF ha finanziato la costruzione di 14 pozzi e si sta impegnando per finanziare il 15°.

 
















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