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Formigine, Alboresi (PD): “Criteri stringenti per la riqualificazione ex Carducci”

«Sebbene prevista in alienazione già dal bilancio del 2015 abbiamo ritenuto necessario definire meglio le linee di indirizzo per la riqualificazione dell’area prima di pubblicare un bando di vendita per la sola parte edificabile.» Precisa il consigliere Pd Ivan Alboresi, presidente della Commissione ambiente e territorio, intervenendo nella polemica sorta negli ultimi giorni attorno al futuro delle ex scuole elementari Carducci, dopo l’approvazione in Consiglio comunale di una specifica variante urbanistica. Ecco la sua dichiarazione:

“Vogliamo fare chiarezza dopo la polemica sorta negli ultimi giorni sul futuro delle ex scuole elementari Carducci. E’ innanzitutto prioritario ricordare, a dispetto di quanto affermato da una parte della minoranza in Consiglio comunale, che l’area non è più destinata ad ospitare una scuola già dal 2013, quando venne approvato il nuovo regolamento urbanistico comunale. La scelta dunque fu fatta già 3 anni fa, a causa  dell’impossibilità di recuperare quell’immobile senza interventi di completa demolizione e ricostruzione. Con la variante approvata in Consiglio comunale giovedì abbiamo voluto stabilire inoltre criteri più stringenti per la sua riqualificazione. Si prevede di destinare 1000 metri quadrati all’ampliamento dello spazio cortilivo delle scuole medie Fiori, si riduce del 50% la potenzialità edificabile che passa da 2400 a 1200 metri quadri di superficie utile, si vuole riaprire e sistemare il parco della torre dell’acquedotto e collegarlo con la riqualificazione del parco del castello e del centro storico. Per la parte che viene lasciata edificabile sono imposti due ulteriori vincoli: il 30% della superficie totale dovrà restare permeabile e il permesso di costruire dovrà essere approvato dal Consiglio comunale e regolamentato da una specifica convenzione, al fine di avere il massimo controllo sulla qualità dell’intervento che verrà proposto e realizzato. Sebbene prevista in alienazione già dal bilancio del 2015 abbiamo ritenuto necessario definire meglio le linee di indirizzo per la riqualificazione dell’area prima di pubblicare un bando di vendita per la sola parte edificabile. Vendita che nelle intenzioni della maggioranza potrà contribuire a ridurre l’indebitamento: avere costruito, con investimenti di oltre 15 milioni di euro, 3 nuove scuole in 3 anni, utilizzate quotidianamente da centinaia di bambini, impone infatti un accurato piano di alienazioni. Parte delle entrate contribuiranno inoltre a finanziare un intervento di riqualificazione del centro storico, dalla parte retrostante del castello alla piazza. Impossibile ad oggi, infine, prevedere la possibile destinazione alle ex Carducci di una scuola superiore. La programmazione regionale, del resto, è da anni orientata a creare poli scolastici superiori che raggruppino insieme più istituti, raggiungendo dimensioni per le quali il comparto ex Carducci non risulta idoneo, e, inoltre, spetterebbe comunque alla Provincia, titolare dell’edilizia scolastica, valutare la fattibilità dell’opera, in un periodo in cui i bilanci provinciali non hanno una capacità di previsione a lungo termine.”
















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