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Con l’Accordo procedimentale riparte l’iter per il Sant’Agostino

Riparte l’iter per la realizzazione del progetto di riqualificazione e rigenerazione dell’ex Ospedale Sant’Agostino. Ieri, venerdì 5 febbraio, è stato firmato l’Accordo procedimentale tra Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che sancisce l’impegno a valorizzare l’ex complesso settecentesco voluto da Francesco III d’Este. I soggetti firmatari dell’accordo concordano sul valore strategico dell’intervento di riqualificazione dell’ex ospedale, considerato come la prima tappa di un più ampio percorso di riqualificazione dell’intero quadrante urbano comprendente il complesso Sant’Agostino, largo Sant’Agostino, il Palazzo dei Musei, l’ex ospedale Estense e via Berengario. Si viene in tal modo a configurare un nuovo Polo culturale Sant’Agostino integrato nel più vasto sistema culturale delle Terre Estensi promosso dal ministero dei Beni Culturali.

Il procedimento avviato dall’accordo tiene conto delle osservazioni contenute nella sentenza del TAR e rilancia su nuove basi il progetto firmato da Gae Aulenti. Dopo un fase di verifica degli assetti funzionali, la Fondazione sottoporrà il progetto del Polo Culturale S. Agostino all’esame della Conferenza dei Servizi. L’Accordo procedimentale è stato sottoscritto dal segretario generale del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Antonia Pasqua Recchia, dal direttore generale del Comune di Modena Giuseppe Dieci e dal direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Luigi Benedetti.

Consideriamo la firma dell’accordo – dichiara il presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli – un significativo passo in avanti. Intendiamo ribadire l’importanza di un intervento capace di restituire alla città una porzione di centro storico di rilevante valore architettonico oggi inutilizzata e degradata.

Nella fase di verifica che si apre, è nostra intenzione tenere in debito conto gli indirizzi di politica culturale delle Istituzioni pubbliche coinvolte, anche alla luce della presenza di un nuovo soggetto di rilevanza nazionale, rappresentato dalle Gallerie Estensi.

In funzione di quanto sopra – conclude Cavicchioli – pur confermando l’impianto generale del progetto di recupero e riqualificazione del complesso, riteniamo esistano margini per le modifiche che vanno in direzione di una visione più ampia e aggiornata del Polo culturale Sant’ Agostino”.

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli sottolinea come si confermi “lo spostamento della Biblioteca Estense (per la quale c’è piena disponibilità da parte nostra a integrare il progetto con la digitalizzazione dei testi), ma si aprano anche nuove prospettive sia rispetto al progetto delle Terre Estensi sia per nuove funzioni culturali da collocare nel Polo, come Galleria Civica e Museo della Figurina, e per l’ampliamento della Galleria Estense e il riordino dei Musei civici. Siamo impegnati a convocare la Conferenza dei Servizi istruttoria entro maggio per l’esame della proposta di Accordo di programma in variante agli strumenti di pianificazione urbanistica (Psc – Poc – Rue) per essere poi presentata al Consiglio comunale, che sarà sovrano – conclude il sindaco – nel momento in cui sarà chiamato a discutere e a deliberare”.
















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