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Alluvione, Muzzarelli: “rimborsi a buon punto, ora completare le opere”

alluvione-lavori-argine2«I contributi ai privati sono stati praticamente tutti erogati, anche sui contributi alle imprese danneggiate siamo a buon punto, ora dobbiamo completare tutti gli interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua». Lo afferma Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, nel fare il punto sulla situazione a due anni dall’alluvione nel modenese.

«Le opere in corso di progettazione – sottolinea Muzzarelli – soprattutto quelle relative al sistema delle cassa di espansione, la cassa del Naviglio e i rialzi arginali, sono attese da tempo e non possono più aspettare anche perché ora le risorse ci sono, serve quindi un salto di qualità degli enti interessati. Per questo prosegue il coordinamento della Provincia, come staff tecnico del commissario, per la programmazione e la progettazione delle numerose opere previste. La positiva collaborazione con la Regione, infatti, ha consentito di realizzare finora numerosi e importanti interventi di manutenzione e messa in sicurezza degli argini; ora occorre completare gli interventi strutturali sui quali è previsto un prossimo incontro del Comitato istituzionale».

Muzzarelli ricorda, infine, che «ora la Provincia valuterà insieme al commissario Bonaccini la riprogrammazione di ulteriori 30 milioni di euro di risorse liberate dai fondi per i contributi a cittadini e imprese danneggiati, a cui si sommano 20 milioni tenendo anche conto di precedenti stanziamenti, affinché siano investite per realizzare nuovi interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua modenesi».

 

Interventi contro le tane degli animali: controllo delle nutrie, piano anche su istrici e tassi

Entrano nel vivo proprio in queste settimane i piani di controllo sulle nutrie nel modenese. Contro la proliferazione di questa specie sono impiegati oltre 500 cacciatori abilitati degli Atc che, con il coordinamento della Polizia provinciale, intervengono sulla base dei Piani di controllo indicati dai Comuni.

Le modalità dell’attività sono stabilite con una convenzione per la gestione della nutria che coinvolge Provincia, 12 Comuni della pianura modenese, l’Unione dei Comuni dell’Area nord, i Consorzi di bonifica Burana e dell’Emilia centrale, le associazioni agricole e l’Aipo.

Inoltre, sempre contro le tane degli animali sugli argini la Provincia ha avviato di recente un piano che riguarda istrici e tassi dove è prevista la cattura, tramite apposite gabbie, e il trasferimento in altre aree, lontano dagli argini stessi. Istrici e tassi, infatti, sono specie non cacciabili e protette e non possono essere abbattuti senza specifica autorizzazione.

Il progetto, il primo in Italia con queste modalità a tutela dei fiumi, è finanziato, con un contributo di 100 mila euro, dal commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini, con il coordinamento della Provincia di Modena, in collaborazione con gli Atc, il Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena e con il parere favorevole di Ispra e del ministero dell’Ambiente.

Oltre alle decine di interventi eseguiti a partire dal 2014 su argini e alveo di fiumi e canali del territorio modenese, prosegue la campagna di monitoraggio, coordinata dalla Provincia, che ha consentito di individuare e chiudere finora oltre 600 tane di animali lungo gli argini dei fiumi Secchia e Panaro.

 
















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