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Maranello, il sindaco: “Sui limiti al traffico dichiarazioni false”

Massimiliano-Morini“Dichiarazioni false e totalmente prive di fondamento”. Così l’amministrazione comunale replica alle affermazioni della Lista Civica per Maranello Barbolini, pubblicate dalla stampa locale venerdì 8 gennaio, relative alle limitazioni al traffico sul territorio di Maranello. “Maranello non è l’unico Comune ad aver emesso l’ordinanza sul traffico”, afferma il sindaco Massimiliano Morini. “Quanto afferma il consigliere Barbolini è falso.  Tutti i Comuni del Distretto Ceramico (Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello), eccetto quelli montani, hanno emesso l’ordinanza sulla qualità dell’aria che limita la circolazione per alcune tipologie di veicoli. Per verificarlo non servono le informazioni di un consigliere comunale, qualunque cittadino può farlo, è sufficiente aprire i siti Internet dei Comuni. Ritengo molto grave che vengano diffuse informazioni così distorte su un tema molto sensibile e sentito dai cittadini e su cui c’è ancora tanto da fare. I Comuni del Distretto hanno applicato tutti quanto indicato dal Piano Aria Integrato Regionale, proprio per rafforzare il senso e l’efficacia di questi interventi, mentre fino all’anno scorso ognuno agiva per sé. Siamo consapevoli che si tratta di un’azione temporanea e non risolutiva di un problema che merita una riflessione più ampia e politiche più incisive, non solo a livello locale: ma in un contesto di peggioramento generale delle condizioni ambientali, legato anche alla situazione climatica, questo è quanto possiamo mettere in campo subito, da oggi.

Nel frattempo vogliamo farci promotori di un ragionamento più generale con gli altri colleghi del Distretto che ci consenta di affrontare i temi della mobilità, della logistica, dei sistemi produttivi del riscaldamento domestico e, in futuro, di agire dove possibile in maniera preventiva, senza dover adottare azioni drastiche. Rimane il fatto, al di là delle scelte che è legittimo discutere o non condividere, che i rappresentanti delle istituzioni sarebbero tenuti, quantomeno, a non diffondere informazioni palesemente false”.
















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