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Baiso: ciclisti violenti presi dai carabinieri grazie ad una App

carabinieri_2001La condivisione dei risultati dei tempi percorsi sull’applicativo ‘Strava GPS correre ciclismo’ è costata cara a due cicloamatori responsabili dell’aggressione a una conducente reggiana: i Carabinieri di Baiso, a cui la donna si è rivolta formalizzando la denuncia, grazie all’analisi dell’applicativo e alla successiva favorevole individuazione fotografica operata dalla vittima, sono riusciti a identificare i due ciclisti che hanno aggredito una donna reggiana responsabile, a loro modo di vedere, di averli superati con una manovra azzardata. Con l’accusa di concorso in ingiurie, minacce e danneggiamento dell’auto della donna, i Carabinieri della Stazione di Baiso, a conclusione delle indagini, hanno denunciato alla Procura reggiana un 38enne artigiano di Castellarano e un 50enne commerciante modenese.

Secondo la ricostruzione investigativa, supportata dal tracciato ricostruito dai Carabinieri grazie all’applicativo ‘Strava GPS correre ciclismo’, i due ciclisti agli inizi dello scorso mese di settembre mentre percorrevano la SP 27, con direzione Roteglia, all’altezza della località Fontanella del comune di Baiso, venivano sorpassati da un’autovettura Toyota Rav 4 condotta da una donna. Considerando il sorpasso azzardato per la loro stessa incolumità i due ciclisti, approfittando della forte pendenza e del rallentamento della circolazione a causa dell’intenso traffico, raggiungevano il predetto veicolo danneggiandolo con pugni e calci, offendendo e minacciando la donna al volante. L’allarme dato al 112 comportava l’immediato intervento dei Carabinieri di Baiso che tuttavia non riuscivano a bloccare i due ciclisti i quali grazie ad una ciclo pedonale preclusa alle auto passavano su un ponte che sovrasta il fiume Secchia dirigendosi verso Sassuolo dove si disperdevano. Tenuto conto dell’orario di passaggio e del tragitto effettuato dai ciclisti, grazie all’ausilio dell’applicazione “Strava gps correre ciclismo” utilizzato per confrontare lo spazio percorso con il relativo tempo realizzato dalla maggior parte dei ciclisti dilettanti della zona, i Carabinieri di Baiso catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati. La prova del nove circa la responsabilità dei due, giungeva direttamente dalla vittima che, in sede di apposita seduta di individuazione fotografica, riconosceva nei due ciclisti i responsabili dell’aggressione ricevuta. Alla luce degli elementi acquisiti i due ciclisti venivano denunciati alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.
















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