E’ bastata una delibera, come un colpo di spugna, per cancellare le denominazioni in dialetto della città di Sassuolo, dai cartelli che danno il benvenuto ai cittadini in arrivo. Un fatto che la Lega Nord, senza mezzi termini, giudica «un colpo basso, alla gente e alle nostre tradizioni», secondo il consigliere regionale del Carroccio, Stefano Bargi, ed il segretario sassolese della Ln, Gianfracesco Menani. «La decisione di apporre i cartelli in dialetto – ricorda Stefano Bargi – venne ostacolata dall’opposizione di sinistra, con motivazioni inconsistenti, ed oggi che sono al governo della Città hanno completato il cerchio, rimuovendoli. In questi anni – spiega il consigliere regionale – i cartelli sono diventati un simbolo di attaccamento al territorio di una città sempre più votata al mondo, ma con una comunità fortemente legata alle tradizioni locali. Eliminarli è una vera e propria offesa nei confronti dei cittadini. Evidentemente, questa amministrazione se ne infischia dei temi identitari, spendendo inutilmente soldi dei sassolesi per rimuovere i cartelli.» Insomma, oltre al danno, anche la beffa. Non è meno tenero il segretario locale della Ln, Gianfrancesco Menani: «La rabbia è tanta! Una Giunta politicamente scorretta – dice Menani – pensa di voler cancellare la nostra identità con una decisione che scontenterà la maggioranza della popolazione.»
Gruppo consigliare Lega Nord Emilia-Romagna
