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Reggio Emilia: i “vandali” di Gian Antonio Stella stanno per arrivare in città

GianAntonioStellaC’è grande attesa per lo spettacolo del noto giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, protagonista di “Vandali! L’assalto alle bellezze d’Italia”, che andrà in scena venerdì 27 novembre, alle ore 20.30, a Reggio Emilia presso il Centro Internazionale “Loris Malaguzzi” (via Bligny 1/a). E’ con questa straordinaria iniziativa che la Delegazione FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) festeggia i suoi 25 anni di attività a Reggio Emilia.

Liberamente ispirato all’omonimo libro scritto da Stella insieme al collega Sergio Rizzo, la performance, aperta al pubblico, vedrà Stella in veste di narratore, accompagnato da Gualtiero Bertelli (voce, chitarra e fisarmonica) e dai musicisti Paolo Favorido al pianoforte, Domenico Santaniello al contrabbasso e violoncello, Rachele Colombo alle percussioni e voce, e Maurizio Camardi ai sassofoni e flauti.

Un racconto disincantato, in parole e musica, per denunciare lo stato in cui versa tanta parte del patrimonio artistico e culturale italiano. Un appello accorato per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’enorme potenziale rappresentato dalle meraviglie artistiche che rendono il nostro Paese unico al mondo. Ma soprattutto uno spettacolo che richiama la missione del FAI che a Reggio Emilia, in 25 anni di attività, ha promosso e sostenuto innumerevoli iniziative – restauri, mostre, visite, viaggi culturali, raccolte fondi – con un unico scopo: salvaguardare, tutelare e promuovere l’immenso patrimonio artistico, culturale, architettonico e ambientale che caratterizza il nostro territorio e il Paese.

“I risultati raggiunti dalla Delegazione FAI di Reggio Emilia– ha commentato l’architetto Lorenzo Ferretti Garsi, responsabile della Delegazione reggiana dal 2006 e autentica anima dell’associazione che ha dato vita anche ad un affiatato Gruppo FAI Giovani locale – si devono alla straordinaria sensibilità delle Istituzioni e dei singoli cittadini reggiani che hanno sempre aiutato e sostenuto il FAI, permettendo di raccogliere ogni anno fondi cospicui interamente devoluti alla Fondazione e alla realizzazione di iniziative a favore del recupero del patrimonio artistico locale”.

Così come avverrà per lo spettacolo di venerdì sera, il cui ricavato sarà interamente devoluto al FAI. I biglietti per lo spettacolo (25,00 euro) sono disponibili a Reggio Emilia presso il Punto FAI alla Libreria del Teatro in via Crispi 6, il negozio Il Ricevimento in via S. Nicolò 4\F, la Galleria de’ Bonis in viale Dei Mille 44, Arci Reggio Emilia in viale Ramazzini 72. Si possono acquistare anche on line su http://www.ticketland1000.com

Dopo lo spettacolo sarà possibile cenare con Gian Antonio Stella e gli artisti, presso il Ristorante “Pause – Atelier dei Sapori” del Centro Internazionale “Loris Malaguzzi”, acquistando preventivamente i biglietti per la cena (30,00 euro) presso il Punto FAI alla Libreria del Teatro in via Crispi 6 e la Galleria de’ Bonis-Arte Moderna e Contemporanea in viale Dei Mille 44 a Reggio Emilia.

 

Note biografiche

Gian Antonio Stella, 1953, è inviato ed editorialista del Corriere della Sera. E’ stato insignito di vari premi tra cui: Premio giornalistico Luigi Barzini, E’ giornalismo, Premio Ischia Internazionale di giornalismo, Premio Internazionale “Columnistas del Mundo” e il premio per la saggistica Saint Vincent. Da Rizzoli ha pubblicato L’orda (2002); Odissee (2004); Avanti popolo (2006); Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro (2009); con Sergio Rizzo i bestseller La Casta (2007) e La Deriva (2008). Tra le opere narrative, Il maestro magro (2005), La bambina, il pugile, il canguro (2007) e Carmine Pascià (2008).
Gualtiero Bertelli, 1944, musicista e scrittore, ha sviluppato negli anni la ricerca sulla canzone popolare veneziana. Nel 2002 fonda La Compagnia delle Acque; collabora, tra gli altri, con il vice direttore del Gazzettino di Venezia Edoardo Pittalis e con Gian Antonio Stella.

 

Il libro “Vandali! L’assalto alle bellezze d’Italia”

Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per undici anni dalle impalcature perché nessuno le smonta. La campagna veneta di Palladio e del Giorgione “intossicata, sconquassata, rosicchiata, castrata”, come dice il poeta Andrea Zanzotto, da un caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano perché l’ultimo mosaicista è in pensione da un decennio mentre il commissario compra mille bottiglie di vino “pompeiano” da 55 euro e ne spende 103mila per censire 55 cani randagi. La tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi cannibalizzata dai teppisti. L’inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell’acqua perché la pompa non funziona. La tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani. Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un’angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28° posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594° fra i siti web più visitati del pianeta. Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in 10 anni. La serrata denuncia di uno scempio in uno spettacolo di parole e musica con Gian Antonio Stella in veste di narratore e Gualtiero Bertelli e i suoi musicisti a “raccontare” l’Italia con le loro musiche.

 

 
















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