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Con documenti falsi a “caccia” del greggio per l’auto rubata. Arrestato a Reggio Emilia

furto-gasolioSottoposto a obbligo di dimora in altro comune, perché responsabile di reati contro il patrimonio (furti in abitazione), è stato beccato ieri notte mentre si accingeva a svuotare i serbatoi dei mezzi di movimentazione terra parcheggiati nell’area delle l’ex Officine Reggiane, attualmente di proprietà del comune, che aveva raggiunto con un auto rubata sempre ieri a Reggio Emilia. Ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che lo stavano identificando ha fornito false generalità grazie all’esibizione di un documento contraffatto. Le indagini dattiloscopiche sule sue impronte non solo hanno rivelato la vera identità ma hanno consentito di accertare che il giovane moldavo non poteva trovarsi fuori casa in quanto sottoposto a obbligo di dimora nel comune di Scandiano per reati contro il patrimonio. Con le accuse di tentato furto aggravato, ricettazione e uso di atto falso i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il 19enne I.B. residente a Scandiano, ristretto a disposizione della Procura reggiana.

Ieri sera poco dopo le 21,00 il 19enne munito di tre taniche da 25 litri l’una accedeva illecitamente nell’area dell’ex Officine Reggiane. Dopo aver raggiunto alcuni mezzi anche di movimentazione terra (autocarri e bobcat) ivi parcheggiati, incominciava ad armeggiare sui rispettivi serbatoi con l’intento di “succhiare”, attraverso una pompa in suo possesso, il gasolio. L’allarme lanciato al 112  da alcuni operai turnisti presenti nell’area, consentiva l’immediato intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Reggio Emilia che bloccavano il giovane prima che potesse fuggire. Dopo aver accertato il tentativo di furto di gasolio, che probabilmente gli serviva per rifornire la Toyota Aygo in suo possesso, i carabinieri accertavano che quest’ultima era stata rubata a Reggio Emilia ieri 6 ottobre 2015. Ma non è tutto: l’indagine sulle impronte digitali rivelava un’altra identità rispetto a quella dichiarata esibendo il documento in suo possesso risultato essere una patente moldava contraffatta. Con la reale identità peraltro lo stesso è risultato essere sottoposto a obbligo di dimora nel comune di Scandiano con divieto di uscire da casa dalle 20,00 alle 8,00 di ogni giorno, prescrizione che, manco a dirlo, ha violato. Il giovane è stato quindi arrestato con le accuse di tentato furto aggravato, ricettazione, uso di atto falso.
















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