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A Villa Sorra una fotoinstallazione per ricordare Pier Paolo Pasolini

PasoliniVSorraPhMÈ la primavera del 1975. Pier Paolo Pasolini dirige macchine da presa e persone. Il poeta e regista si trova a Villa Sorra, nelle campagne di Castelfranco Emilia, per girare alcune scene del suo ultimo e discusso film: “Salò e le 120 giornate di Sodoma”. La villa è “blindata” e le riprese, che coinvolgono giovani comparse reclutate tra la gente di Castelfranco, sono avvolte nel mistero.

Oggi, a quarant’anni dalla morte di Pasolini e dall’uscita del film, si può ricostruire quel che accadde e dipanare il mistero: basta varcare la soglia di Villa Sorra e interrogare le sagome a grandezza naturale realizzate a partire dalle fotografie di Deborah Beer. Fu lei a registrare ogni istante di quei giorni, raccontando in un rigoroso bianco e nero la scena nel suo farsi, ripetersi e definirsi.

L’installazione – presentata alla stampa oggi, venerdì 28 agosto, dall’assessore alla Cultura del Comune di Modena Gianpietro Cavazza, dal sindaco di Castelfranco Stefano Reggianini, dall’autore Fausto Ferri e da Giuseppe Modena, della associazione “XVS Per Villa Sorra” – si compone di dieci sagome collocate proprio dove erano state scattate le foto: c’è il regista seduto su una panchina a riflettere, o intento a dare indicazioni davanti alla facciata della villa; ci sono gruppi di ragazzi a cui Pasolini spiega cosa devono fare, e maturi attori in posa nella Limonaia.

Il progetto espositivo, che si inaugura domenica 30 agosto a Villa Sorra alle 18 con la partecipazione di Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia – Romagna, e degli assessori alla cultura dei Comuni di Modena, Castelfranco, S. Cesario e Nonantola, si realizza nel 40esimo anniversario della tragica morte di Pasolini, commemorata dalla Regione Emilia – Romagna e dalla Cineteca di Bologna. E proprio la Fondazione Cineteca di Bologna ne è la promotrice, con il Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini e l’associazione per Villa Sorra – patrocinata dai comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Nonantola e S. Cesario – con la collaborazione di Cinemazero di Pordenone che ha messo a disposizione le immagini del fondo Bachmann-Beer. Il progetto espositivo è a cura di Fausto Ferri, con il supporto organizzativo di Giuseppe Modena. Le fotografie da cui sono state tratte le sagome in scala reale sono di Deborah Beer, mentre le immagini che compongono la pubblicazione – catalogo sono di Massimo Trenti.

“Sono quindi le impronte riflesse dello sguardo di Pasolini – spiegano i curatori – le sagome fotografiche a grandezza naturale che occupano gli stessi luoghi che furono scena e teatro delle riprese, che ci permettono di rivivere ciò che accadde in quei giorni, gli ultimi che videro il regista dietro la macchina da presa. Sono memorie di un set, frammenti di un racconto che racchiudono in sé la magia del cinema ma allo stesso tempo ci appaiono nella loro grande umanità”.

STORIA E NATURA TRA PARCO E CAMPAGNA

Nel complesso settecentesco un esempio unico di “giardino romantico”. La tenuta di Castelfranco è proprietà anche dei Comuni di Modena, Nonantola e S. Cesario

Villa Sorra è una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Realizzata dal 1699 – una lapide scoperta due anni fa riporta nelle prime due righe l’iscrizione “Aedem hancce quam anno MDCXCIX Maria Antonius Sorra” – la villa è caratterizzata da una ricca decorazione pittorica. Il suo parco è considerato uno tra gli esempi più rappresentativi di giardino “romantico” dell’Ottocento estense ed è ritenuto tra i più importanti tra i giardini informali presenti in regione.

Il complesso della villa è composto da diversi elementi: oltre all’edificio principale, di pregio architettonico, ci sono alcuni rustici, una serra, il parco storico, le rovine romantiche, le vie d’acqua, il giardino campagna. L’insieme di questi elementi costituisce un campione pressoché unico di paesaggio agrario preindustriale, di grande valore storico, culturale e ambientale.

La tenuta, che conserva ancora oggi il nome dei Sorra (nobile famiglia che edificò il complesso e ne ebbe la proprietà per oltre due secoli), è dal 1972 di proprietà dei Comuni di Castelfranco Emilia, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro.

La Villa si trova in via Prati 50 a Castelfranco Emilia, ma l’accesso al parcheggio pubblico si trova su via Pieve, strada parallela a Via Prati in direzione Nord.

Per informazioni: associazione di promozione sociale “Per Villa Sorra – XVS”, (www.villasorra.it).

 

Immagine: Pasolini Villa Sorra foto M.Trenti
















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