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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel 35° anniversario della strage di Bologna del 2 agosto

“Sono  passati  trentacinque  anni  da quando una terribile esplosione alla stazione  di  Bologna  provocò  la  morte  di  ottantacinque  persone  e il ferimento di altre duecento, distruggendo affetti, progetti e speranze.

L’attentato del 2 agosto del 1980 fu il culmine sanguinoso di una strategia stragista,  mirante  a  scardinare  la  democrazia  e  le conquiste sociali dell’Italia repubblicana. La reazione degli italiani, a partire dalla città di   Bologna,  fu  decisa  e  compatta,  con  grande  forza  e  dignità.  E rappresentò,  ancora  una volta, l’argine più robusto contro ogni tentativo di destabilizzazione.

Dopo  lunghi  anni  di  indagini  difficili,  contrassegnate da reticenze e tentativi  di  depistaggio,  la  magistratura,  sostenuta dall’impegno e la tenacia  dell’Associazione  dei familiari delle vittime, ha concluso il suo iter  processuale,  pronunciando una sentenza definitiva. Su quella tragica vicenda  permangono  però  ancora  angoli  bui,  specie per quanto riguarda mandanti  ed  eventuali complici. L’auspicio è che la verità possa emergere nella sua interezza: la vostra battaglia, che riguarda anche l’introduzione del reato di depistaggio, costituisce un’importante risorsa.

L’Italia  ha  il  dovere  di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti  che  fanno  ormai  parte  integrante della memoria nazionale. In questo  giorno  di ricordo e di raccoglimento per l’Italia intera, desidero far  giungere  la  solidarietà  alla  città  di  Bologna, saldo presidio di democrazia.  Ai  familiari delle vittime va la mia sincera partecipazione a un dolore immenso, che il trascorrere degli anni non può cancellare”.

 
















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