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Reggio Emilia: raid in cantiere edile per fare razzia di rame, arrestato dai Carabinieri

controllo_carabinieriHa raggiunto le pertinenze di un cantiere della frazione Rivalta del comune di reggio Emilia dove sono in corso le opere di costruzione di una palazzina ad uso residenziale per far razzie delle gronde in rame dell’immobile. Per trafugare il prezioso “oro rosso” non ha esitato ad arrecare ingenti danni alla struttura considerando che il malvivente ha distrutto numerosi coppi posti a copertura della struttura. Nel bel mezzo della sua attività delittuosa il ladruncolo è stato sorpreso dai proprietari che hanno allertato i Carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che subito intervenuti l’hanno sorpreso con in mano gli attrezzi da scasso ed una gronda che aveva appena smontato. Due giorni prima lo stesso ladruncolo aveva fatto altro blitz nel medesimo cantiere trafugando gronde in rame per un peso di circa mezzo quintale.

In manette con l’accusa di furto continuato i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un 45enne reggiano che al termine delle formalità di rito è stato rimesso in libertà trattandosi di persona incensurata.. L’origine dei fatti ieri poco dopo le 16,00 quando su segnalazione del proprietario dell’immobile in ristrutturazione, che aveva notato movimenti sospetti, i Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia si portavano presso un cantiere edile della frazione Rivalta dove scorgevano la presenza di un uomo, poi identificato nel predetto 45enne, che con in mano attrezzi da scasso era intento a smontare le grondaie. Subito fermato alla luce della flagranza di reato veniva dichiarato in arresto. Le successive risultanze investigative dei Carabinieri consentivano di accertare che l’uomo anche due giorni prima si era recato nello stesso cantiere dove si era impossessato con le stesse modalità di gronde in rame per un peso di circa mezzo quintale. Rame che, stando alle indagini dei carabinieri, l’uomo aveva venduto ad un isola ecologica attrezzata del capoluogo che l’aveva pagato 160 euro provvedendo alle incombenze relative al rilascio della documentazione prevista e alla registrazione dei dati anagrafici del ladruncolo che ora dovrà rispondere anche per quel furto.
















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