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‘Rete città sane’, Arletti: “Ok a percorso per nuovo PSC”

simona-arletti-2Il nuovo Psc è l’occasione per un approccio innovativo all’urbanistica come alleata nel percorso verso il miglioramento della salute nella città ed è positivo il percorso avviato dall’assessora Vandelli, che evidenzia assi di lavoro che si sposano con le indicazioni provenienti dell’Organizzazione mondiale della sanità. La nuova sfida dell’urbanistica, infatti, è di integrare anche la salute come determinante delle sue scelte, in coerenza con l’approccio europeo de “La salute in tutte le politiche”. Una buona pianificazione urbana è alla base della costruzione di un XXI secolo “sano”. Lo ha affermato l’Organizzazione mondiale della sanità già in occasione del World Health Day 2010. In particolare, l’Oms ha lanciato un appello alle autorità municipali, ai cittadini e a tutti i soggetti interessati per tenere sotto controllo la situazione nelle città, anche in considerazione del fatto che le proiezioni dicono che nel 2050 oltre il 70% degli abitanti del pianeta vivranno nelle aree urbane. Le città possono contenere problemi sanitari importanti dovuti all’inquinamento, agli stili di vita sbagliati, agli incidenti stradali e alle malattie infettive. Nonostante ciò, i centri urbani possono rappresentare una grande opportunità!

Ma alcune azioni sono necessarie per migliorare la vita di chi vi abita: promuovere una pianificazione urbana mirata a un’esistenza sana e sicura, migliorare le condizioni di vita cittadine e assicurare la costruzione di città accessibili agli anziani e ai disabili, che proteggano gli abitanti dai disastri naturali e dalle emergenze. Le città oggi sono ineluttabili laboratori dello sviluppo umano dove progettare, pianificare, costruire il futuro per quanto possibile. L’obiettivo generale della pianificazione è quello di promuovere un ordinato sviluppo  del territorio, dei tessuti urbani, e del sistema produttivo e di migliorare la qualità di vita e la salubrità degli ambienti esterni , salubrità intesa  nel  senso  di promozione di salute, che secondo l’Oms non è identificabile con le condizioni di assenza di malattia ma è lo stato di completo benessere  fisico, mentale e sociale dell’individuo; quindi la salute non è solo un  problema sanitario, ma un sistema integrato del quale la sanità e il sistema sanitario è una parte assieme agli altri determinanti ancora più importanti come il livello socioeconomico della popolazione e l’ambiente esterno.

L’ambiente costruito influenza le abitudini all’esercizio fisico della popolazione, il tipo di sistema di mobilità usato, l’accessibilità alle risorse presenti, la possibilità di stare all’aperto e in spazi verdi, i fattori che determinano sicurezza, gli elementi che determinano le relazioni sociali eccetera. La riqualificazione e rigenerazione degli spazi pubblici, incidendo sulla qualità della vita degli abitanti e sul loro senso di appartenenza ai luoghi può, infatti, costituire un fattore decisivo nella riduzione delle disparità tra quartieri ricchi e poveri, contribuendo a promuovere una maggiore coesione sociale. Anche le linee guida regionali del Piano di prevenzione mettono chiaramente in relazione  i rapporti esistenti tra ambiente costruito e promozione dell’attività motoria, incidentalità stradale, accessibilità, verde pubblico e spazi di socializzazione.

Ci sono ambiti prioritari su cui focalizzare l’attenzione:  il nesso tra ambiente costruito e patologie cronico degenerative (chi vive in quartieri con molto verde, per esempio, ha più probabilità di eseguire attività fisica rispetto a residenti in quartieri degradati, e minori probabilità di essere sovrappeso o obeso); il nesso tra ambiente costruito e mobilità sicura e sostenibile; il nesso fra ambiente costruito e cambiamento climatico (per esempio, rispetto ai fenomeni delle isole di calore o degli eventi alluvionali).

La vera sfida per l’urbanistica è oggi rappresentata dallo sforzo di sapersi integrare con altre discipline: se in passato lo ha fatto con l’ingegneria del traffico, l’ecologia, l’energia, la geologia, le scienze naturali, oggi deve integrare al suo interno le problematiche della salute e della sicurezza urbane e le relative discipline.
















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