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A Pavullo nel Frignano e Casalecchio di Reno due concerti di Sarah Jane Morris per Festival Mundus

SarahJaneMorrisBloody Rain è il nuovo progetto musicale che Sarah Jane Morris porterà a Pavullo nel Frignano (Castello di Montecuccolo) e Casalecchio di Reno (Piazza del Popolo) rispettivamente domenica 26 e mercoledì 29 luglio alle ore 21.30, nell’ambito della XX edizione di Festival Mundus.

Il percorso musicale della cantante inglese è da sempre fortemente influenzato dalla storia e dalla musica africana. Se nei primi anni ‘80 si esibì con la band ghanese Fufu and Light Soup e con il gruppo afro caraibico The Republic, successivamente con i 21 ottoni The Happy End ha esplorato canzoni di protesta africane, irlandesi e latino-americane.

I brani di Bloody Rain, scritti con i collaboratori di sempre Tony Remy, Dominic Miller e Martyn Barker,  hanno un legame con l’Africa nelle melodie, nei ritmi e nei testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura e la libertà. Il progetto nasce come celebrazione della vita e, sebbene fortemente influenzato dai ritmi e dalle melodie africane, non vuole essere tuttavia un’imitazione della musica africana, ma trarre da essa ispirazione. Le canzoni saranno pubblicate in un disco, che in Italia uscirà ad Ottobre su etichetta Sony.

La cantautrice britannica r&b, soul e jazz con quattro ottave di appassionata eloquenza, ama da sempre questa musica e le sue successive evoluzioni. La sua volontà di ripagare questo debito – non solo musicalmente, ma anche moralmente e politicamente – è stato il carburante che ha alimentato Bloody Rain, un’avventura che sente vicina al suo cuore più di ogni altro progetto intrapreso nella sua sfolgorante carriera. Ciò dipende in parte dall’argomento, ma anche dal determinante input degli artisti con i quali solitamente lavora. Tony Remy ha collaborato alla scrittura di molte di queste importanti canzoni, e contributi fondamentali sono arrivati anche dai suoi colleghi chitarristi Dominic Miller e Tim Cansfield, dal batterista Martyn Barker, dal bassista Henry Thomas, per la scrittura dal suo guru di lunga data Johnny Brown e da suo marito Mark Pulsford.

Sebbene Morris abbia conquistato la scena pop degli anni Ottanta con un disco di successo – la briosa Don’t Leave Me This Way  – e possa ancora esibirsi dinamicamente come cantante pop, il suo obiettivo è sempre stato quello di raggiungere storie più profonde, che ha a più volte narrato con una voce insieme imponente e immediata, spesso paragonata a quelle di Nina Simone e di Janis Joplin. Il nuovo progetto di questa straordinaria artista intende dunque celebrare il popolo africano, del passato e del presente, la cui musica ed esempio le hanno fatto da guida nella vita, senza idealizzare l’Africa moderna nascondendo dietro ad un velo le sue contraddizioni.

Successivo appuntamento del calendario di Festival Mundus, sarà quello con la talentuosa cantante africana Dobet Gnahoré, mercoledì 29 luglio a Carpi.

Festival Mundus è promosso da ATER (Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna) e Regione Emilia Romagna, insieme ai Comuni di Pavullo nel Frignano, Casalecchio di Reno, Reggio Emilia, Carpi, Correggio, Casalgrande, Cento, e Scandiano.

Per informazioni visitare il sito internet www.festivalmundus.it e la pagina Facebook ‘Festival Mundus’, o inviare una mail a mundus@ater.emr.it.
















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