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Argini dei fiumi, partiti gli interventi estivi. Sopralluogo di Muzzarelli e Gazzolo

Argini-sopralluogoSono partiti in questi giorni una serie di interventi sugli argini del fiume Panaro da Modena fino a Nonantola, Castelfranco Emilia, Ravarino e Bomporto, previsti dalle ordinanze della Regione del dopo alluvione, con l’obiettivo di mettere in sicurezza gli argini in particolare in corrispondenza di tratti danneggiati da frane.  Stanno per terminate entro l’estate, invece, i lavori di manutenzione e sfalcio della vegetazione in alveo per migliorare la sicurezza di Secchia e Panaro in vista dell’inverno.

Il punto sui lavori è stato al centro di un incontro al Centro unificato della Protezione civile a Marzaglia, mercoledì 22 luglio, seguito da un sopralluogo sugli argini di Secchia, Panaro e Naviglio, al quale hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo, il sindaco di Bastiglia Francesca Silvestri e i tecnici di Aipo, del Servizio tecnico di bacino della Regione  e della Protezione civile provinciale.

«Molto è stato fatto – ha affermato Muzzarelli – ma molto resta da fare in vista del prossimo inverno. Lo scorsa estate sono stati completati 52 cantieri per il ripristino degli argini e questa estate si rinnova lo sforzo per garantire tutta la sicurezza necessaria. Occorre quindi accelerare ulteriormente l’avvio di diversi cantieri programmati che devono esser completati nei prossimi mesi, così come occorre accelerare sugli interventi strutturali che riguardano le casse di espansione in particolare del Secchia e del Naviglio», mentre Gazzolo ha affermato che «la manutenzione sugli argini si sta completando per terminare entro l’estate ma gli interventi proseguiranno periodicamente perché occorre garantire tutto l’anno e con una cura costante le condizioni di massima sicurezza. A settembre è già previsto un nuovo appuntamento con tutti gli enti interessati dove presenteremo tutti i nuovi progetti di consolidamento che dovranno essere realizzati nei tempi previsti dalle ordinanze. Per quanto riguarda l’ampliamento della cassa di espansione del Secchia si tratta di un intervento fondamentale, già finanziato, che prevede un impegno pluriennale con il progetto in corso di definizione».

I lavori avviati fanno parte di un piano che prevede 20 cantieri per complessivi 23 milioni di euro; di questi cantieri nove, ritenuti prioritari, stanno per partire o sono partiti, altri due sono in fase di completamento: si tratta dei lavori di ripristino e ripresa di frane effettuati dal  Consorzio di bonifica Burana sul cavo Dogaro e sul cavo Vallicella a Medolla, S.Felice sul Panaro e Camposanto per oltre un milione di euro. Gli altri saranno realizzati entro la fine del 2015, come previsto dell’ordinanza, in base alle priorità di intervento.

A questi cantieri si aggiungono i lavori in corso, per oltre tre milioni di euro, sul reticolo idrografico minore a sud di Modena (tra cui i torrente Fossa, Grizzaga, Nizzola e Guerro).

Le risorse programmate finora nel 2014 e 2015 per la messa in sicurezza idraulica nel modenese ammontano, quindi, a più di 70 milioni di euro, compresi gli interventi previsti nella recente ordinanza del commissario Bonaccini per oltre 27 milioni di euro destinati in particolare per l’adeguamento della cassa di espansione del fiume Secchia e per ulteriori interventi sugli argini del fiume Panaro.

I lavori sono coordinati dalla Provincia tramite lo staff tecnico composto da Regione, Province di Modena e Bologna, Aipo e Consorzi di bonifica e costituito nella sede del Centro unificato provinciale di Protezione civile a Marzaglia.

IN CORSO MANUTENZIONE SU SECCHIA A PANARO

Nel corso del sopralluogo sugli argini è stato fatto il punto sui lavori di manutenzione e taglio selettivo della vegetazione in alveo, per favorire il deflusso delle acque, realizzati e in parte tuttora in corso sia di Secchia che di Panaro (uno dei sopralluoghi ha interessato, infatti, il cantiere in corso vicino a ponte Bacchello sul Secchia a Soliera).

Si tratta in tutto di quattro interventi, due sul Secchia e due sul Panaro, realizzati dall’Aipo e dal servizio tecnico di bacino della Regione in diversi tratti che garantiranno una maggiore sicurezza in caso di piena.

Dopo l’analisi delle caratteristiche della vegetazione ma soprattutto dell’alveo del fiume in diversi tratti sono state definite differenti modalità di intervento che prevedono dall’eliminazione completa dalla vegetazione, come nei 150 metri a monte e a valle dei ponti, oppure una riduzione in percentuale delle alberature presenti: in alcuni casi 70 per cento in altri il 30 per cento, fino ad interventi di sola manutenzione fitosanitaria.

Gli interventi hanno consentito una miglior gestione della vegetazione che potenzialmente impediva il corretto defluire delle acque, rallentando pericolosamente la corrente soprattutto nei periodi  di piena.

Due di questi interventi sono stati affidati in concessione a una ditta specializzata in commercio di legname che ha eseguito i lavori a costo zero.

 

CASSA NAVIGLIO: LAVORI PER 3,4 MILIONI

Nel corso dell’incontro tra Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, la Protezione civile provinciale e i tecnici di Aipo e del Servizio tecnico di bacino della Regione è stato fatto il punto anche dei lavori sulla nuova cassa di espansione del Naviglio.

I lavori della cassa saranno realizzati in due stralci, di cui il primo, per un investimento di un milione e 450 mila euro è già partito, mentre il secondo stralcio, con un costo di due milioni è in corso di progettazione da parte di Aipo.

Il primo stralcio dei lavori prevede in particolare l’adeguamento, mediante ringrosso e rialzo, degli argini sinistro (esterno) del cavo Argine e dell’argine destro (esterno) del cavo Minutara, per garantire una maggiore sicurezza in casi di piene che determinano l’allagamento delle aree comprese tra i due affluenti di Naviglio nei comuni di Modena, Bastiglia e Bomporto.
















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