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Treni, conclusa la “gara del ferro”, vince Trenitalia/Tper

treno-ETR-350Novantasei nuovi treni in arrivo per i viaggiatori,con un investimentodi circa 750 milioni di euro nell’arco di quindici anni a carico del RTI Trenitalia/Tper, che si sono aggiudicati la gara per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale. Con l’apertura, avvenuta oggi in seduta pubblica, della busta contenente l’offerta economica, si è conclusa infatti la “gara del ferro”, indetta dalla Regione. Nel mese di febbraio 2015, pur essendo adeguata l’offerta tecnica, non era stato possibile aggiudicare la gara in quanto l’offerta economica (presentata dall’associazione temporanea d’impresa formata da Trenitalia e Tper, unica partecipante) si era rivelata superiore alla base d’asta e quindi non congrua. A quel punto la stazione appaltante (FER), su indicazione della Regione, ha avviato una procedura negoziata, invitando tutti i partecipanti prequalificati alla gara a fare un’offerta rientrando nei limiti economici previsti.
L’offerta economica contenuta nella busta aperta oggi ha coinciso con la base d’asta indicata dal bando: pertanto il corrispettivo contrattuale per il primo anno di servizio è stimato in circa 153 milioni di euro. In base a quanto stabilito, con il nuovo contratto la Regione aumenterà le risorse per la gestione dei servizi (attualmente sono poco più di 120 milioni di euro l’anno); il nuovo gestore, dal canto proprio, si impegnerà in un rinnovo radicale dei treni in modo da garantire ai viaggiatori puntualità, regolarità e confort. All’avvio dei servizi, a fine 2018, sarà nuovo più del 50% dei treni circolanti in Emilia-Romagna.

“L’aggiudicazione della gara per l’affidamento della gestione del servizio ferroviario regionale è un risultato molto positivo che segna una svolta di prospettiva nella qualità, nell’efficienza e nello sviluppo delle ferrovie regionali – ha detto in conferenza stampa l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini – La Regione Emilia Romagna è la prima in Italia ad aver messo a gara il proprio servizio ferroviario con obiettivi ambiziosi, a vantaggio dei 42 milioni di cittadini-passeggeri l’anno, 145 mila al giorno, molti dei quali pendolari, ed offrendo una prospettiva di lavoro e sviluppo ai 1.679 lavoratori addetti del comparto ferroviario. Oggi siamo in grado di sostenere con politiche concrete un grande piano industriale per la fornitura di 96 nuovi treni per un valore totale di oltre 750 milioni di Euro. Il nuovo materiale rotabile si aggiungerà ai 40 nuovi treni già in dotazione della Regione, per un pressoché totale rinnovo del materiale rotabile. Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto da FER, in qualità di stazione appaltante, poiché nella massima trasparenza ha svolto la trattativa negoziale per l’aggiudicazione della gara, come da noi richiesto”.
“La qualità del materiale rotabile è garanzia di qualità del servizio – ha spiegato il direttore generale di Fer Stefano Masola – L’Emilia-Romagna è la prima regione ad aver fatto questo tipo di gara, e credo che farà scuola. L’offerta economica dimostra che c’è la sostenibilità”.

Modalità e tempi dell’affidamento
L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a indire una “gara del ferro” su scala regionale (nel 2007 il primo bando; il primo contratto è stato sottoscritto con decorrenza dal 1° giugno 2008 con il Consorzio Trasporti Integrato). All’autunno del 2013 risale l’indizione della nuova gara. L’affidamento, come previsto dal bando, avrà una durata totale di 15 anni, prorogabili di altri 7 + 6 mesi (e quindi fino a 22 anni e mezzo), per consentire l’ammortamento dei beni e il ritorno di investimento di lungo periodo. L’avvio dei servizi è previsto entro il 2018, ovvero quando terminerà l’attuale affidamento transitorio, così da dare al nuovo gestore il tempo necessario per acquistare i nuovi treni.
Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione della gara, c’è l’obbligo di costituzione di un’unica società di capitali per la gestione del nuovo servizio,in modo da ottimizzare personale e uso del materiale rotabile (attualmente invece c’è un Consorzio), e il massiccio rinnovo dei treni circolanti, così da affiancare gli investimenti portati avanti dalla Regione in questi anni. Nei prossimi mesi Trenitalia e Tper dovranno quindi costituire una nuova società in forma unica, anche per incorporazione o mediante scorporo di ramo d’azienda, con cui verrà sottoscritto il nuovo contratto di servizio.

Miglioramenti per i viaggiatori
Per il primo anno di contratto la nuova società effettuerà circa 18 milioni di treni*chilometro (cioè il numero dei chilometri che devono essere “coperti” dai treni) e 1,2 milioni di bus*chilometro per i servizi sostitutivi. Segno tangibile – per chi si sposta in treno quotidianamente e occasionalmente – della nuova gestione, saranno proprio i nuovi settantacinque convogli, che arriveranno a trenta mesi dalla sottoscrizione del contratto (prevista entro il 2015) da parte della società unica. Attualmente in Emilia-Romagna (tra linee gestite da FER e linee gestite da RFI) sono utilizzati circa 140 treni, che fanno più corse nell’arco della giornata. Di questi, 33 sono già nuovi e sono stati comprati con fondi regionali (o europei, ma a disposizione della Regione) a partire dagli anni 2007-2008. A partire da settembre ne arriveranno altri 7 nuovi (tutti elettrotreni ETR350). I 96 che verranno acquistati dal nuovo gestore contribuiranno a svecchiare ulteriormente il materiale rotabile circolante in Emilia-Romagna.

IL SETTORE FERROVIARIO IN CIFRE

1.400 km di rete ferroviaria, circa 1.050 di competenza statale (RFI) e 350 di competenza regionale (FER)

263 stazioni attive, di cui 120 sulla rete regionale

circa 150 convogli

oltre 900 treni al giorno (intesi come corse)

18,8 milioni di treni*km (treni più bus sostitutivi) nel 2014

circa 42,5 milioni di passeggeri all’anno e circa 145.000 al giorno (di cui 21.000 sulla rete regionale)

1.679 addetti del settore ferroviario regionale (trasporto+rete) nel 2014

 

Dal 2007 a oggi, un Piano straordinario di investimenti da quasi 500 milioni di euro da parte della RER: circa il 50% per interventi infrastrutturali e la restante quota per l’acquisto di nuovi treni. Dal 2007 al 2013 sono arrivati 33 nuovi treni finanziati dalla Regione (21 elettrici e 12 diesel) e stanno arrivando 7 nuovi treni elettrici per il Servizio ferroviario metropolitano di Bologna.

La gestione della rete statale è affidata a RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo FS incaricata anche di garantire la sicurezza della circolazione ferroviaria sull’intera rete nazionale. La gestione della rete ferroviaria regionale è affidata invece con concessione a FER.

A partire dal 2008 il settore ferroviario dell’Emilia-Romagna ha subito importanti modifiche ed è stato caratterizzato da elementi di forte innovazione: dopo il completamento della prima gara per l’affidamento di tutti i servizi di competenza regionale, il 31 marzo 2008 è stato sottoscritto il nuovo Contratto di Servizio con il Consorzio Trasporti Integrati, formato da Trenitalia e da FER, vincitore di una gara di rilevanza europea. E’ stato avviato il percorso che ha portato alla realizzazione di  una società unica di gestione della rete ferroviaria regionale. In quest’ottica, la FER, società a prevalente capitale regionale, ha acquisito le attività ferroviarie gestite precedentemente da altre aziende concessionarie regionali, sostituendosi ad ACT di Reggio Emilia (nel 2009), ad ATC di Bologna nella gestione della linea Casalecchio-Vignola (nel 2009) e ad ATCM di Modena nella gestione della ferrovia Modena-Sassuolo (nel 2007). Pertanto, in attuazione della legge regionale 30 del 1998, la FER gestisce queste linee: Bologna-Portomaggiore; Ferrara-Codigoro; Ferrara-Suzzara; Parma-Suzzara; Reggio Emilia-Ciano d’Enza; Reggio Emilia-Guastalla; Reggio Emilia-Sassuolo; Casalecchio-Vignola; Modena-Sassuolo. E’ quindi, attualmente,  la società unica di gestione della rete ferroviaria regionale oltreché stazione appaltante della Regione per la nuova gara di affidamento (la cui procedura e ormai al termine) dei servizi ferroviari di competenza regionale

Nel 2011 sono state definite le condizioni per la separazione societaria di FER, che si poi è perfezionata nel febbraio 2012, per affidare a due soggetti distinti, rispettivamente, la gestione della rete e le attività di trasporto ferroviario. Contemporaneamente alla scissione, c’è stata l’aggregazione della parte preposta al trasporto di FER con ATC di Bologna, andando a costituire la nuova società TPER. Il quadro di riferimento del settore ferroviario regionale si è quindi notevolmente semplificato e razionalizzato: da sette soggetti che operavano nel 1999 su 350 km di rete si è passati a un unico soggetto, del quale la Regione detiene più del 90% della quota societaria.

 

La soddisfazione del presidente regionale Bonaccini per l’esito della gara

Bologna – “Sono molto soddisfatto per l’esito della gara, soprattutto perché ci permette di alzare concretamente la qualità del servizio a disposizione delle migliaia di persone che ogni giorno usano il treno per recarsi al lavoro o a scuola. E lo facciamo in modo molto concreto, perché il paradigma della gara è stato proprio questo: mettere a disposizione nuovi treni, più veloci, più capienti, più confortevoli”. Queste le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
“Le condizioni di riferimento della gara le ha dettate la Regione – sottolinea –  non c’è stato affidamento diretto. Abbiamo fatto un lotto unico, e cioè per tutti i servizi di competenza regionale, perché riteniamo sia la cosa migliore per i nostri utenti. Abbiamo bisogno che il sistema ferroviario tenga. E’ una sfida importante: ci crediamo – ha concluso il presidente –  ci abbiamo sempre creduto. Tanto che con questa nuova gestione ci mettiamo quasi 30 milioni in più all’anno per raggiungere quel sostanziale miglioramento del servizio che per noi rappresenta la priorità. L’aggiudicazione di oggi rappresenta inoltre uno stimolo molto importante per una autentica politica di sviluppo industriale del nostro territorio”.

 
















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