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Prendono il via sabato 4 luglio, in tutta l’Emilia Romagna, le vendite di fine stagione che interessano oltre 11.500 punti vendita al dettaglio

saldi_“Con l’avvio dei saldi si aprono due mesi di occasioni per fare acquisti di qualità a prezzi convenienti nei negozi delle nostre Città – dichiara Marco Cremonini, Presidente di Federmoda Emilia Romagna. Rimane vivo da parte dei consumatori l’interesse per le vendite di fine stagione, un momento importante per i negozi tradizionali, in grado di offrire un ampio assortimento di prodotti di qualità a prezzi interessanti e un servizio personalizzato alla clientela, vero valore aggiunto dei nostri esercizi commerciali”.

In base ai dati diffusi dall’Istat, nei primi tre mesi del 2015 sono aumentati, seppure lievemente, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sia il reddito disponibile (+0,6%), sia il potere d’acquisto (+0,8%) delle famiglie italiane. La spesa effettiva per i consumi è aumentata del +0,1%, rispetto allo stesso periodo del 2014.

“La stagione dei saldi che sta per partire – commenta Pietro Fantini, Direttore Regionale di Confcommercio Emilia Romagna – sarà un test per misurare la fiducia dei consumatori. Ci auguriamo che le vendite in saldo possano incentivare la propensione all’acquisto da parte delle famiglie, per consolidare i segnali di ripresa economica di questa prima parte dell’anno e sostenere il recupero della domanda interna”.

 

Le regole per gli acquisti in saldo

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo si ricordano alcuni principi di base:

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo averlo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso il negoziante ha l’obbligo della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. E’ previsto l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite pos (bancomat-carte di debito) sopra i 30 euro.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia è possibile porre in vendita anche capi appartenenti alla stagione non in corso.

Indicazione del prezzo: il negoziante è obbligato ad indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 
















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