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Mirandola, Equitalia pone sotto fermo autocarro necessario per il lavoro. Il Garante: la legge non lo consente

A Mirandola, in provincia di Modena, una società di riscossione crediti incaricata da Equitalia ha iscritto un fermo amministrativo su un autocarro perché intestato a una ditta individuale il cui titolare era destinatario di numerose cartelle di pagamento, ma tale provvedimento è in contrasto con la legge in materia, che prevede la cancellazione del fermo amministrativo su beni mobili strumentali all’attività di impresa o alla professione.

Lo segnala il Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, Gianluca Gardini, che è intervenuto nella vicenda su richiesta del cittadino moroso. Esaminato il caso, la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa ha chiesto a Equitalia di “applicare alla situazione debitoria le condizioni di miglior favore, tra cui la cancellazione del fermo amministrativo in oggetto”.

Gardini cita a proposito il decreto del Presidente della Repubblica sulle disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito del 1973, che espressamente stabilisce i criteri di esecuzione del fermo “salvo che il debitore o i coobbligati dimostrino all’agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o della professione”, e il mezzo in questione, riporta, “è strumentale all’esercizio dell’impresa comodataria d’uso dell’autocarro citato”. Inoltre, aggiunge, “l’accesso al pagamento dilazionato avrebbe già dovuto comportare la cancellazione del fermo amministrativo in oggetto”.

Il cittadino modenese ha segnalato all’ufficio del Difensore “di essere destinatario di numerose cartelle di pagamento, alcune delle quali già oggetto di un piano di rientro”, sottolineando che “la possibilità di far fronte al pagamento dei debiti contratti anche con soggetti privati, istituti bancari e finanziari, richiede un provvedimento di sospensione del pagamento degli importi dovuti”.

In risposta all’intervento del Difensore civico, che non sospende i termini per il pagamento e per l’eventuale impugnazione davanti alle autorità competenti, Equitalia ha invitato il signore a recarsi presso lo sportello della propria città per “concordare insieme un piano di rientro rateale, in virtù anche delle nuove opportunità offerte dalla recente normativa di settore” e si è impegnata a “assicurare la trasmissione della nota del Difensore civico all’Agente della riscossione competente”.
















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